saldi invernali 2023In alcune regioni, sono già iniziati i saldi invernali 2023: vediamo qual è il calendario completo d’inizio in tutta Italia.


Saldi invernali 2023: come da tradizione, dopo le feste iniziano i saldi invernali, i periodi nei quali vengono applicati grossi sconti per implementare lo shopping.

Ma come annunciato dal Codacons, quest’anno lo shopping sarà all’insegna dell’incertezza, a causa del caro-vita e dell’inflazione.

Vediamo qual è il calendario dei saldi invernali 2023.

Saldi invernali 2023: ecco quando inizieranno

La maggior parte delle regioni ha deciso di rispettare l’inizio dei saldi, stabilito durante la Conferenza delle Regioni del 2016.
I saldi, quindi, inizieranno nel primo giorno feriale prima dell’Epifania, ovvero il 5 gennaio 2023.

A fare eccezione sono tre regioni: Basilicata e Sicilia, nelle quali i saldi sono iniziati il 2 gennaio e la Valle D’Aosta, nella quale la data d’inizio è stata anticipata ad oggi, 3 gennaio 2023.

Ecco il calendario per il resto delle regioni:

  • Abruzzo: i saldi inizieranno il 5 gennaio e dureranno per 60 giorni. A differenza di altre regioni, in Abruzzo sarà possibili effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno;
  • Calabria: dal 5 gennaio al 6 marzo, col divieto di fare promozioni nei 15 giorni antecedenti ai saldi;
  • Campania: dove i saldi inizieranno il 5 gennaio e dureranno per 60 giorni (con divieto di promozione nei 30 giorni antecedenti all’inizio dei saldi);
  • Emilia-Romagna: dove inizieranno il 5 gennaio e dureranno per 60 giorni;
  • Friuli-Venezia Giulia: dal 5 gennaio al 31 marzo, ma ci sarà la possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno;
  • Lazio: qui, i saldi saranno più brevi e dureranno solo 6 settimane, con divieto di promozioni nei 30 giorni antecedenti;
  • Liguria: i saldi saranno dal 5 gennaio al 18 febbraio, con divieto promozionale valido nei 40 giorni prima dell’inizio;
  • Lombardia: i saldi saranno dal 5 gennaio al 5 marzo, con divieto di vendite promozionali nei 30 giorni prima dell’inizio;
  • Marche: qui, i saldi saranno dal 5 gennaio al 1° marzo, con divieto di vendite promozionali nel mese precedente;
  • Molise: i saldi dureranno per 60 giorni, ma saranno vietate le vendite promozionali nei 30 giorni precedenti all’inizio e nei 30 giorni conseguenti la fine;
  • Piemonte: i saldi dureranno per otto settimane e sarà vietato fare vendite promozionali nei 30 giorni precedenti il 5 gennaio;
  • Puglia: i saldi dureranno dal 5 gennaio al 28 febbraio, col divieto promozionale di 30 giorni prima dell’inizio;
  • Sardegna: a partire dal 5 gennaio, i saldi dureranno per 60 giorni, ma sarà vietato applicare vendite promozionali nei 40 giorni che anticipano l’inizio dei saldi;
  • Toscana: i saldi dureranno per 60 giorni e sarà vietato applicare vendite promozionali nei 30 giorni precedenti al 5 gennaio;
  • Umbria: i saldi saranno tra il 5 gennaio e il 5 marzo, col divieto di promozioni di 30 giorni;
  • Veneto: s’inizia il 5 gennaio e si finisce il 28 febbraio, col divieto di applicare sconti nei 30 giorni prima dei saldi.

saldi invernali 2023Saldi invernali 2023: la comunicazione del Codacons

Dati l’inflazione e l’alto costo della vita, il Codacons ha diffuso le stime sull’andamento dei saldi:

“Mai come quest’anno i saldi partono all’insegna dei dubbi e dell’incertezza da parte delle famiglie. Caro-bollette e inflazione alle stelle hanno eroso la capacità di acquisto dei cittadini e spingeranno una fetta di popolazione a rinunciare agli acquisti non indispensabili. Molti consumatori, poi, hanno approfittato del Black Friday dello scorso novembre per acquistare abbigliamento e accessori a prezzi scontati. Si registra quest’anno da parte dei cittadini una grande prudenza sul fronte della spesa da destinare ai saldi, e cresce il numero di consumatori che deciderà all’ultimo minuto se approfittare o meno degli sconti. In base alle nostre stime, il giro d’affari dei saldi invernali si attesterà quest’anno tra i 4 e i 4,5 miliardi di euro, in netta diminuzione rispetto ai livelli di spesa pre-Covid”.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it