sacchetti-biodegradabiliDietrofront sui sacchetti biodegradabili per la spesa: secondo il Consiglio di Stato adesso si possono portare da casa o possono essere acquistati anche altrove.


Per il Consiglio di Stato i consumatori possono utilizzare i sacchetti monouso nuovi acquistati al di fuori degli esercizi commerciali, comunque “conformi alla normativa sui materiali a contatto con gli alimenti”. Via libera dunque ai sacchetti biodegradabili per la spesa nuovi acquistati dai consumatori al di fuori degli esercizi commerciali. Che comunque devono essere “conformi alla normativa sui materiali a contatto con gli alimenti”.

 

Questo è quanto prevede il parere reso dal Consiglio di Stato sull’utilizzo dei sacchetti di plastica monouso in caso di acquisto di frutta e verdura, pubblicato il 29 marzo scorso.

 

“Fermo restando il primario interesse alla tutela della sicurezza ed igiene degli alimenti, è possibile per i consumatori utilizzare nei soli reparti di vendita a libero servizio (frutta e verdura) sacchetti monouso nuovi. Dagli stessi acquistati al di fuori degli esercizi commerciali. Conformi alla normativa sui materiali a contatto con gli alimenti. Senza che gli operatori del settore alimentare possano impedire tale facoltà né l’utilizzo di contenitori alternativi alle buste in plastica. Comunque idonei a contenere alimenti quale frutta e verdura, autonomamente reperiti dal consumatore”.

 

Non solo. Stando al parere del Consiglio di Stato, reso su richiesta del Ministero della Salute,

 

“non può inoltre escludersi, alla luce della normativa vigente, che per talune tipologie di prodotto uno specifico contenitore non sia neppure necessario.”

 

Attenzione, però: è necessario che i sacchetti della spesa rispettino la normativa sull’igiene e la sicurezza alimentare. I sacchetti della spesa, dunque, devono essere nuovi e conformi alla normativa sui materiali a contatto con gli alimenti. È escluso, quindi, il loro riutilizzo.