Ecco il Comunicato di Feditart, che assieme a tante altre realtà propone soluzioni per far sì che Roma diventi la nuova Capitale della Cultura.


La Feditart (Federazione Italiana Artisti), presieduta da Gino Auriuso, ha così sottoscritto un documento con tutte le proposte che riguardano questa proposta.

Qui di seguito il testo del documento.

Roma: Capitale d’Italia, Capitale della Cultura

La Cultura volano dell’economia e strumento di evoluzione del Paese insieme alla rigenerazione urbana. Questi devono essere gli obiettivi da conseguire con un cambio di passo, un energico passo in avanti che questa città deve fare per ritrovare sé stessa e la dimensione che veramente merita.

Per fare questo è necessario valorizzare i grandi spazi di iniziative e di lavoro rappresentati dalle molteplici opportunità che Roma offre. Individuare e attuare nuovi piani di sviluppo in modo produttivo e qualificato con un salto di qualità e di mentalità prima di tutto nella definizione di una programmazione culturale, degna di questo nome, e di una cooperazione e co-progettazione più efficace, collaborativa e competente delle professionalità, dei ruoli di quanti lavorano in questo comparto.

Gli strumenti da applicare

Gli strumenti di cui Roma ha bisogno per realizzare un progetto ambizioso in grado di fare sistema con la città sono:

  • applicare il principio di “Cultura Servizio Pubblico” passando dal contributo economico al finanziamento pubblico, modificando così il regolamento comunale della concessione di contributi alla attività;
  • moltiplicare gli elementi di inclusione e di integrazione a favore delle fasce più esposte al disagio e alla discriminazione;
  • favorire la crescita di percorsi ed esperienze stabili nel tempo e ben inserite nei territori, superando la logica “dell’eventismo”;
  • accrescere la sensibilità verso i temi ambientali e la biodiversità di cui Roma è un esempio unico a livello mondiale;
  • facilitare il riuso efficace degli spazi pubblici inutilizzati, creando almeno un grande luogo culturale in ogni quartiere, come laboratori di idee e poli aggreganti di attività;
  • abolire la delibera 140 e deliberare definitivamente che il valore della cultura è un valore pari a quello economico;
  • sburocratizzare, parola d’ordine e fondamentale per il rinnovamento culturale cittadino;
  • favorire il dialogo tra le grandi Istituzioni Culturali (es. Teatro di Roma, Teatro dell’Opera, Auditorium Parco della Musica) e gli operatori della città;
  • ridare dignità e giusta funzione alle grandi Kermesse Culturali (es. Estate Romana, Notte Bianca, Il Carnevale);
  • aprire tavoli di co-programmazione e co-progettazione tra Comune, Scuole e reti di Associazioni per interventi laboratoriali delle Arti performative;
  • fare interagire gli assessorati alle politiche culturali, alle politiche scolastiche e quelle sociali con le forze del Terzo Settore per un piano di rinascita culturale della città come strumento di prevenzione e di presidio del territorio, anche in previsione dei fondi legati al PNRR;
  • dar finalmente vita e attuazione alla Legge 717/49.

A Roma il settore culturale non ha un ruolo nevralgico e non costituisce più una ricchezza di valori e saperi, che genera partecipazione, inclusione, occupazione e valorizzazione dello straordinario patrimonio della Capitale.

Il ridimensionamento culturale, non solo a causa del Covid

Negli ultimi anni, nel contesto congiunturale negativo e non solo a causa del Covid, abbiamo assistito a un evidente ridimensionamento delle risorse messe a disposizione, alla assenza di una visione condivisa dello sviluppo della città anche attraverso le attività culturali. Alcuni dei modelli utilizzati mostrano sempre più segni di evidente inefficienza e hanno provocato – unitamente ad un evidente degrado culturale – una depressione degli assetti produttivi delle diverse filiere e un indebolimento del complesso sistema sociale che può e deve trovare nella cultura e nei saperi la sua linfa vitale.

La città vive l’evidente incapacità di governare i processi di trasformazione e le esigenze di una metropoli complessa qual è Roma. Il deficit culturale – risultato di quest’abbandono – è sotto gli occhi di tutti:

– la proliferazione di fenomeni disgreganti e degenerativi per la collettività

– le criticità e le limitazioni che mal si coniugano con le infinite opportunità che la Città offre

– il lavoro e il territorio in cui si muovono gli operatori culturali e le numerose associazioni è divenuto caotico e disorganico, con conseguente frammentazione delle proposte culturali; di fatto impedendo continuità e prospettiva ai progetti culturali

– mancanza di programmazione nell’attribuzione delle risorse

– bandi quasi sempre presentati in prossimità degli eventi

– la continua emergenza provocata dall’inseguimento delle risorse che produce un’esasperata burocratizzazione dei rapporti tra Amministrazione ed Operatori

– Il rapporto sfilacciato con la cittadinanza che si ricompone in modo occasionale e disorganico solo in occasione dei pochi grandi eventi, ma senza un’autentica ricaduta sul territorio, senza la quale non c’è inclusione, non c’è incremento della conoscenza, non c’è crescita sociale; con solo risultato di lasciare indietro enormi zone, vastamente popolate, come le periferie

– una visione del futuro annullata da inutili proclami

– l’Estate Romana, che ha costituito un esempio straordinario di vivacità culturale, è ormai svuotata di senso e sale alla ribalta soprattutto per le polemiche attinenti al cambio del nome, mentre sul piano artistico e culturale si presenta, in molti casi, fiacca e svilente, alla stregua di una grande sagra di paese!

Servono rapidi interventi per trasformare Roma nella Capitale della Cultura

Occorrono strumenti di rapido intervento per ridare slancio alla cultura e restituirle un ruolo cardine nello sviluppo e nella sostenibilità di Roma.

L’elaborazione di nuovi processi culturali, la regolamentazione, la produzione e l’offerta di contenuti devono affrontare il ragionamento complessivo:

– sia nella qualità

– sia nella trasformazione dei servizi pubblici

– sia nel coinvolgimento attivo dei suoi cittadini.

Il ruolo e la professionalità di quanti lavorano quotidianamente per avviare sempre nuovi percorsi e proposte culturali vanno difese, rilanciate e valorizzate per affrontare le sfide del futuro e per far loro assumere un ruolo primario nella vita economica. Le realtà associative sono infatti il principale motore propulsivo delle iniziative e devono poter contare su una regolamentazione moderna e dinamica. Nel momento stesso in cui l’iniziativa culturale diventerà percorso costante della crescita sociale, un pubblico sempre più protagonista acquisterà la consapevolezza di partecipare a un cammino condiviso e vissuto in un’atmosfera nuova per la città e per i suoi abitanti.

Nella sua bellezza Roma deve rimettersi in gioco e riattivare la sua capacità attrattiva, trovando il modo per riaccendere il desiderio dei suoi cittadini e dei suoi milioni di turisti.

I primi firmatari

Fed.It.Art. – Lazio (Federazione Italiana Artisti)

Forum Nazionale per l’Educazione Musicale

SIEDAS (Società Italiana Esperti di Diritto delle Arti e dello Spettacolo)

Co.N.D.A.S. (Comitato Nazionale Danza Arte Spettacolo)

CeNDIC (Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana)

UTR (Unione Teatri di Roma)

CO.R.SA. (Coordinamento Regionale Scuole D’arte)

Massimo Wertmuller

Giuseppe Manfridi

Enrico Capuano

Francesco Verdinelli

Stefano Caponi

Moira Marzi

Ileana Izzillo

Adriano Sias

Geppi di Stasio

Enrico Vannucci

Federica Flavoni

Annamaria Piva

Stefania Ventura

Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia

Rete Corviale Domani

Rete Internazionale Musica in Culla – Music in Crib

Abraxa teatro

Teatro Vittoria – Attori & Tecnici

Teatro dell’Applauso

Teatro dell’Orologio

Teatro Kopò

Walden – Teatro Trastevere

Gruppo Teatro Essere – Teatro Porta Portese

Ar.Ma Teatro

Teatraltro

Il Mitreo

Coop Teatro 91

Artenova

Scripta volant

Hockety Pockety

Opera Prima Teatro

Bricolage Dance Movement

Accademia Internazionale Santa Rita

Arteidea eventi e servizi

Ass. Cult. LA Rocca /Fortezza est

Ygramul

Ass. Cult. Top Spin

Compagnia Dell’ Arte

Tre Pareti

I pensieri dell’Altrove

Ass. Cult Valdrada

CRT scena madre

Ass. Matutateatro

Mobilitazioni Artistiche

XENIA

Compagnia la paranza

Tradireefare

DianAct

The way of the indies – Argilla teatro

Gruppo GIAD

Traccedarte

Imprenditori di sogni

Gocce di arte

Comitato Inquilini Corviale

Il Giardino in festa

Associazioni Artisti Italiani

OSI Orff-Schulwerk Italiano

APS OBBIETTIVO ROMA

Dire Fare Cambiare aps

Ass. cult. “ARTEMOZIONE”

Associazione Culturale BEAT 72 

Associazione TORDINONA

Golden Show

Botteghe invisibili

Gruppo Eleusis

Produzioni Raffaello

La Compagnia delle Stelle

Opera aps

Ass. Accademia dei Bardi

Associazione Paese De l’Autremond

Scuola di Pace- progetto Roma Bambina

 


Fonte: Feditart