Nell’ultimo decennio la robotica industriale ha vissuto uno sviluppo esponenziale in Europa e soprattutto in Italia. Un lungo percorso che le ha consentito di elaborare sistemi automatizzati dalla tecnologia più avanzata per realizzare le più disparate attività industriali. Questo ha significato la creazione di dispositivi dall’intelligenza automatica che possono essere sostituiti all’uomo nello svolgimento di lavori ripetitivi, ma con un ritmo frenetico e costante durante le ore di produzione. Una svolta verso il futuro che consente alle aziende, anche di piccola e media entità, di aumentare la produzione e dunque i profitti.
Come si differenziano i robot industriali
Generalmente i robot industriali si differenziano in base a tre tipologie. Il primo tipo viene programmato per eseguire un preciso incarico attraverso l’impostazione di parametri sul proprio software. Questo gli consentirà di determinare distanza, velocità, direzione e accelerazione dei movimenti e delle mansioni. La seconda tipologia, invece, si adatta meglio alle diverse condizioni lavorative dell’azienda per svolgere un lavoro più flessibile. In tal modo è possibile pianificare, ad esempio, la traiettoria che deve seguire il robot in base alle dimensioni e alla forma dell’oggetto da spostare. Infine, ci sono robot dotati di reti neurali che sono in grado di prendere anche decisioni in modo autonomo; si tratta di dispositivi non molto comuni nelle industrie italiane, poiché ancora in via di sperimentazione.
Tra le diverse tipologie in circolazione, la più utilizzata è senza dubbio la prima, che può svolgere diverse mansioni introducendo importanti vantaggi, come la semplificazione del lavoro umano, la velocizzazione della produttività e un aumento percentuale del fatturato annuo. Questo significa che il robot industriale può diventare un vero e proprio alleato che svolge il lavoro al posto di risorse che intanto vengono spostate in altri reparti, per eseguire mansioni che un’intelligenza artificiale non può svolgere. La versatilità della macchine intelligenti e la manutenzione limitata che richiedono, consente alle imprese di recuperare l’investimento anche nel breve periodo, riportando un’esperienza positiva.
Razionalizzazione della forza lavoro, miglioramento delle prestazioni e ottimizzazione della produzione diventano i principali vantaggi di cui può godere un’azienda. Senza tralasciare un fattore fondamentale, che è quello della sicurezza di utilizzare un dispositivo di questo tipo senza alcun pericolo per l’incolumità dei lavoratori.
I robot industriali in Italia
Il settore dei robot industriali in Italia è molto sviluppato, soprattutto per quanto riguarda i pallettizzatori, un contributo concreto fornito dalla tecnologia a quelle aziende che guardano al futuro con fiducia e speranza. Un sistema che secondo le statistiche delle aziende che hanno già sperimentato questo settore, può ridurre notevolmente anche i costi relativi ai dispositivi di sicurezza dei lavoratori.
Basti pensare che il Bel Paese, oggi, è il primo al mondo a produrre e utilizzare i robot collaborativi, tanto da detenere il secondo posto all’interno della classifica delle nazioni europee. A differenza di quello che si pensa, infatti, le aziende italiane hanno manifestato grande interesse per questo settore tecnologico inserendo i robot industriali nella loro catena di produzione. Un elemento che ha consentito a molte industrie nostrane di raggiungere livelli di competitività molto elevati.
Proprio per questo i progettisti di settore di ultima generazione hanno elaborato software sempre più all’avanguardia che consentono ai robot industriali di svolgere mansioni precise, rapide e sicure. Si rileva, in particolare, la possibilità di impostare programmi che consentono di monitorare il movimento, la distanza e la velocità di movimento, calcolando il lavoro svolto in un minuto. Ed è ciò che è maggiormente apprezzato dagli imprenditori, la possibilità di personalizzare e pre-determinare le funzioni ottimizzando le capacità del robot.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it