Nonostante la scadenza sia alla fine del mese di marzo, l’Italia è ancora in ritardo su alcuni obiettivi del PNRR: sono a rischio 19 miliardi di euro.
Ritardo Italia PNRR: secondo le stime, l’Italia sarebbe in forte ritardo sul raggiungimento degli obiettivi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Già nel 2022, il nostro Paese aveva avuto alcune difficoltà a raggiungere tutti gli obiettivi, ma quest’anno si tratta di target più concreti.
Il Governo Meloni vuole presentare una richiesta di modifica entro aprile, per quanto riguarda il progetto RepowerEU, con nuove risorse per l’indipendenza energetica del nostro Paese.
Ma già dopo tre mesi dall’inizio del 2023, l’Italia si trova in affanno.i
Vediamo nel dettaglio.
Ritardo Italia PNRR: ecco cosa succede
Dopo il 30 giugno, arriverà la valutazione dell’Unione Europea, sull’operato dell’Italia, ma nel mese di giugno ci saranno altri 15 obiettivi da raggiungere, come alcuni appalti pubblici, lo sviluppo delle stazioni di riferimento a base di idrogeno, le nuove norme sulla digitalizzazione e il Cloud della Guardia di Finanza e della Pubblica Amministrazione.
Per le norme e l’attuazione delle nuove misure da approvare occorrerà tempo.
Il Governo Meloni vuole chiedere un rinvio al 2024, all’Unione Europea, per quanto riguarda il Codice degli Appalti. Mentre, per le concessioni balneari, continuano i negoziati.
Quanto è in ritardo l’Italia sugli obiettivi del PNRR?
Fra pochi giorni terminerà il mese di marzo e anche il primo trimestre del 2023.
I dati riguardanti gli obiettivi raggiunti non sono univoci, poiché mancano dati ufficiali sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Secondo Openpolis, il 20 marzo scorso si parlava di 12 scadenze “di rilevanza europea, le uniche oggetto di controllo da parte della commissione e, quindi, vincolanti per la ricezione dei fondi”. Per questi dati, 9 obiettivi sarebbero in corso, 3 a buon punto e nessuno ultimato.
Secondo Il Sole 24 Ore, invece, gli obiettivi da centrare sarebbero 13 e, secondo i dati del 22 marzo, 5 sarebbero stati pienamente centrati, 7 in linea con le tempistiche e 1 lontano dall’attuazione.
Come detto dall’attuale commissario all’Economia Paolo Gentiloni:
“Nel nostro Paese riusciamo a dare un’enorme attenzione a tantissimi problemi, talvolta anche a quelli che non sono dietro l’angolo come il Ponte sullo Stretto e la flat-tax. Ma ci dimentichiamo che c’è un problema invece di estrema attualità, urgenza e importanza che si chiama PNRR, che non mi sembra sufficientemente al centro delle nostre preoccupazioni”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it