Ritardo concorso pubblicoSe il candidato fa ritardo ad un concorso pubblico, può ancora partecipare? Ecco quali sono le diverse casistiche.


Ritardo concorso pubblico: come sappiamo, ci sono regole piuttosto ferree per chi partecipa ad un concorso pubblico.

Oltre ovviamente a verificare di avere i requisiti, i candidati devono inviare correttamente la domanda d’iscrizione, pagare l’eventuale tassa e portare il documento d’identità, in sede di esame.

Ma può succedere che un candidato faccia ritardo alle prove. In questi casi, può essere ancora ammesso? Vediamolo insieme.

Ritardo concorso pubblico: cosa dice la legge

Se il candidato arriva con un piccolo ritardo in sede d’esame, può essere comunque ammesso alla prova.
Il ritardo, però può essere ammesso solamente se il candidato arrivi prima dell’inizio delle prove. In questo caso, la pubblica amministrazione non può impedire la sua partecipazione.

A dichiararlo è il Tar di Milano, con la sentenza n°928 dell’8 aprile 2014, con la quale è stato varato un decalogo del corretto comportamento della pubblica amministrazione.

La vicenda

La sentenza riguarda un’ostetrica che, dopo aver partecipato alle prove scritte, era stata convocata per il colloquio orale di un concorso, poche ore più tardi, come previsto dal bando.

A causa di un malore, però, la candidata è arrivata con un ritardo di 20 minuti e, per questo, era stata esclusa dal concorso. La donna, però, era arrivata prima degli adempimenti preliminari delle prove orali. Ovvero il sorteggio delle buste contenenti le prove e la lettura dei quesiti sorteggiati.

Per questo, i giudici hanno deciso che la candidata non doveva essere esclusa dal concorso, perché la prova non era ancora iniziata.

La sentenza

Il Tar di Milano ha deciso, quindi, che la donna avesse diritto ad un importo di 10mila euro, in proporzione alla possibilità di vincere il concorso. Questo, perché la candidata aveva già superato due prove su quattro ed era rimasta al colloquio orale con soli cinque candidati.

Per questo, è stato deciso che la candidata avesse la possibilità di vincere il concorso, se non fosse stata esclusa per il ritardo, dichiarato illegittimo, poi, dal Tar di Milano.

Ritardo concorso pubblicoRitardo concorso pubblico: la possibile esclusione dalla procedura

Al contrario, un’altra sentenza ha previsto l’esclusione di un candidato per il ritardo di un minuto, rispetto alla data d’inizio prevista nel bando.
Si tratta della sentenza 459/2015 del Tar di Perugia, che ha ritenuto legittima l’esclusione di un candidato che si era presentato con un solo minuto di ritardo.

Il Collegio, nonostante la lievissima entità del ritardo e le prove non ancora iniziate, ha ribadito che il bando deve essere tassativamente applicato. Altrimenti viene violato il principio di parità di trattamento tra i partecipanti al concorso.

Questo perché, il bando deve essere interpretato in modo letterale, senza lasciare margini di discrezionalità alla commissione.

Ne consegue, quindi, che non esiste una vera e propria regola per i ritardi dei candidati ai concorsi pubblici, ma che la situazione cambia a seconda del caso specifico.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it