Molti si staranno chiedendo cosa serve sapere e cosa occorre fare se si verificano ritardi nei pagamenti dell’assegno unico ad ottobre 2023: qui di seguito trovate tutte le informazioni utili.
Entro la metà di ottobre, infatti, erano previsti i pagamenti dell’Assegno unico, la misura pensata per le famiglie, con inclusa la rivalutazione, ovvero la maggiorazione antinflazione.
I nuclei vedovili hanno infatti avuto una maggiorazione dell’assegno a partire da giugno 2023 mentre, dal mese di luglio, c’è stata la rivalutazione degli importi per l’adeguamento all’inflazione.
Ricordiamo che i beneficiari sono i nuclei famigliari con figli a carico fino a 21 anni, mentre i nuclei famigliari con figli disabili ricevono il sussidio senza limiti di età.
Va anche aggiunto che l’importo del sussidio varia a seconda della condizione economica del nucleo famigliare (in base all’Isee) al momento della domanda, ma si tiene conto anche dell’età e del numero dei figli.
Qui trovate un approfondimento su come ottenere una simulazione dell’importo mensile.
Il calendario dei pagamenti
Questo qui di seguito è il calendario dei pagamenti per questo mese:
- 17 ottobre
- 18 ottobre
- 19 ottobre
Le variazioni di date potrebbero riguardare solo chi riceve anche il reddito di cittadinanza, chi risulta con variazioni del nucleo familiare o chi ha presentato una nuova domanda.
Gli accrediti, come sempre, sono di competenza dell’Inps (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale).
Ritardi nei pagamenti dell’assegno unico ad ottobre 2023: i possibili motivi
Capita che alcuni soggetti si stiano domandando come mai non hanno ancora ricevuto ancora le somme previste pur avendone diritto.
Non occorre tuttavia preoccuparsi.
Bisogna attendere, in primo luogo, le disposizioni di accredito sulla Card Rdc da parte degli uffici postali italiani. Il ritardo potrebbe essere dovuto infatti al fatto che coloro che ricevono oltre all’assegno unico anche il Rdc devono attendere la fine del mese e quindi non risultano inclusi nei giorni di pagamento che cadevano entro il 19 ottobre.
In secondo luogo, va precisato che le date del 17, 18 e 19 ottobre erano riservate a chi ha già beneficiato del contributo nei mesi precedenti e i cui importi non hanno registrato variazioni.
Ma, come abbiamo anticipato sopra, anche in questo caso bisognerà solo attendere qualche giorno in più: le somme per chi ha riceveranno un importo diverso rispetto al mese precedente a causa di variazioni del nucleo familiare o di presentazione di una nuova domanda saranno accreditate entro il 31 ottobre.
E se alla fine del mese l’assegno non arriva?
Tuttavia bisogna fare invece attenzione se alla fine di questo mese l’assegno unico non risulta ancora erogato: in questi casi, infatti, potrebbero essere emerse ulteriori criticità che hanno causato la sospensione delle erogazioni.
Cosa bisogna fare?
Contattare l’Inps telefonicamente
Ci si può mettere in contatto con l’Inps attraverso:
- il numero 803 164 per le chiamate da rete fissa (gratuito)
- o il numero 06 164 164 per le chiamate da dispositivo mobile (a pagamento).
Questo servizio è operativo dal lunedì al venerdì, dalle 08:00 alle 20:00, e il sabato, dalle 08:00 alle 14:00.
Contattare l’Inps via PEC
Le caselle di Posta Elettronica Certificata (PEC) sono disponibili per le comunicazioni di stretta competenza del destinatario e li può utilizzare esclusivamente chi ha una casella PEC.
Utilizzare il servizio Inps Risponde
Infine esiste Inps Risponde, servizio che permette di inoltrare autonomamente dal proprio computer richieste di chiarimenti normativi e di informazioni sui servizi. Si possono monitorare lo stato di lavorazione delle richieste, verificando anche lo stato di quelle prese in carico dagli operatori del Contact center e smistate alle sedi territoriali competenti (Linea INPS). Il servizio è disponibile gratuitamente anche per smartphone e tablet con sistema operativo IOS e Android.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it