ritardi-pagamenti-assegno-unico-novembre-2023I giorni di erogazione sono già trascorsi, e presumibilmente i beneficiari avranno già ricevuto le somme relative all’assegno unico di novembre 2023: tuttavia, nel caso di ritardi nei pagamenti, è essenziale conoscere le misure da adottare.


Per chi non è familiare con l’assegno unico, si tratta di un sostegno economico erogato alle famiglie per ogni figlio a carico, fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili.

L’Assegno unico e universale è assegnato ai nuclei familiari per ogni figlio minorenne a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza per i nuovi nati.

Per i figli maggiorenni a carico, è previsto fino al compimento dei 21 anni, a condizione che soddisfino determinati requisiti, come frequentare un corso di formazione scolastica o professionale, svolgere un tirocinio o un’attività lavorativa con un reddito inferiore a 8.000 euro annui, essere disoccupati e registrati presso i servizi pubblici per l’impiego, o svolgere il servizio civile universale.

Per i figli con disabilità a carico, non ci sono limiti di età.

Qui le tabelle:

ritardi-pagamenti-assegno-unico-novembre-2023-tabelle-ISEE

I giorni di pagamento a novembre 2023

I pagamenti relativi al mese di novembre sono stati effettuati secondo il seguente calendario:

  • 16 novembre 2023
  • 17 novembre 2023
  • 18 novembre 2023
  • tra il 28 e il 30 novembre 2023 (per coloro che ricevono anche il reddito di cittadinanza)
  • ultima settimana di novembre 2023 (per i nuclei familiari che ricevono un importo diverso rispetto al mese precedente a causa di variazioni del nucleo famigliare o di presentazione di una nuova domanda).

I possibili motivi di ritardo

Sono diversi: in primo luogo il ritardo potrebbe essere dovuto al fatto che, come abbiamo scritto sopra, coloro che ricevono oltre all’assegno unico anche il Rdc devono attendere le date tra il 28 e il 30 novembre, e quindi non risultavano inclusi nei giorni di pagamento che cadevano entro il 18.

In secondo luogo, va precisato che le date del 16, 17, 18 novembre, erano riservate a chi ha già beneficiato del contributo nei mesi precedenti e i cui importi non hanno registrato variazioni. 

Anche in questo caso bisognerà solo attendere qualche giorno in più: le somme per chi ha riceveranno un importo diverso rispetto al mese precedente a causa di variazioni del nucleo familiare o di presentazione di una nuova domanda saranno accreditate entro la fine del mese.

Se dopo la conclusione del mese l’assegno unico non risulta ancora erogato, potrebbero essere emerse ulteriori criticità che hanno causato la sospensione delle erogazioni.

Ritardi nei pagamenti dell’assegno unico a novembre 2023: come risolvere?

Nel caso in cui si verifichino ritardi nei pagamenti dell’assegno unico di novembre 2023, si consiglia pertanto di attendere le disposizioni di accredito sulla Card Rdc da parte degli uffici postali italiani, in particolare per coloro che ricevono anche il reddito di cittadinanza.

Nel caso in cui, dopo la conclusione del mese, l’assegno unico non sia ancora stato erogato, potrebbe essere emersa qualche problematiche che ha causato la sospensione delle erogazioni.

In tal caso, è possibile contattare l’INPS utilizzando il numero 803 164 per chiamate da rete fissa (gratuito) o il numero 06 164 164 per chiamate da dispositivo mobile (a pagamento).

Il servizio è operativo dal lunedì al venerdì dalle 08:00 alle 20:00 e il sabato dalle 08:00 alle 14:00.

Le caselle di Posta Elettronica Certificata (PEC) sono inoltre disponibili per comunicazioni di stretta competenza del destinatario.

In alternativa, è possibile utilizzare INPS Risponde, un servizio che consente di inoltrare richieste di chiarimenti e informazioni sui servizi direttamente gratuitamente dal proprio computer o anche da smartphone e tablet con sistema operativo IOS e Android.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it