ritardi-pagamenti-assegno-unico-maggio-2024Anche a maggio 2024, molte famiglie stanno riscontrando ritardi nei pagamenti dell’Assegno Unico Universale: scopriamone le motivazioni e cosa occorre fare in questi casi.


Questo beneficio, erogato dall’INPS per supportare le famiglie con figli a carico, ha subito degli slittamenti nelle date previste per questo mese.

Di seguito, analizziamo le cause di questi ritardi e le possibili soluzioni per i beneficiari.

Che cos’è l’Assegno Unico?

L’Assegno Unico Universale (AUU) è un beneficio erogato dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) per sostenere le famiglie con figli a carico. Si tratta di un sostegno economico destinato a garantire un aiuto alle famiglie per far fronte alle spese legate all’assistenza e all’educazione dei figli. Questo beneficio è stato introdotto con l’obiettivo di semplificare e razionalizzare i vari sostegni economici già esistenti, come il Reddito di Cittadinanza e l’Assegno di Maternità.

L’importo dell’Assegno Unico dipende dalla situazione economica della famiglia, valutata attraverso il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Le famiglie con un ISEE inferiore ricevono un importo maggiore rispetto a quelle con un ISEE superiore. Inoltre, l’assegno può variare in base al numero di figli a carico e ad altri fattori specifici.

La rivalutazione degli assegni

l’INPS ha iniziato a erogare l’assegno rivalutato secondo le nuove soglie ISTAT a partire dallo scorso marzo. La rivalutazione, dovuta all’incremento del costo della vita, ha portato a un aumento del 5,4% degli importi. Il messaggio INPS n. 572 dell’8 febbraio 2024 ha comunicato le nuove soglie dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) per l’anno:

  • ISEE inferiore a 17.090,61 euro: fino a 199,4 euro
  • ISEE superiore a 45.574,96 euro: fino a 57 euro

Per il dettaglio completo sulle soglie, scaglione per scaglione, potete consultare l’allegato 1 al messaggio 572/2024 dell’INPS.

Le famiglie lamentano ritardi nei pagamenti dell’assegno unico di Maggio 2024

Questo mese, le date previste per l’erogazione dell’Assegno Unico erano il 15, il 16 e il 17 maggio. Tuttavia non tutti sembrano aver già ricevuto l’agevolazione per tempo.

La principale causa è la recente riforma che ha separato l’Assegno Unico Universale (AUU) dal Reddito di Cittadinanza e ha comportato una serie di cambiamenti procedurali che hanno influito sui tempi di erogazione dei pagamenti. Precedentemente, le famiglie che soddisfacevano i requisiti per entrambe le misure ricevevano un’unica erogazione che comprendeva sia l’Assegno Unico che il Reddito di Cittadinanza.

Tuttavia, con la separazione delle due misure, le famiglie che prima ricevevano un unico pagamento si trovano ora ad affrontare procedure di erogazione distinte per ciascun beneficio. Questo cambiamento ha comportato la necessità di adeguare i sistemi informatici e le procedure amministrative dell’INPS per gestire separatamente l’assegno e il reddito.

L’aggiornamento della DSU

Per continuare a ricevere l’Assegno Unico, inoltre, le famiglie dovevano presentare una DSU aggiornata con l’ISEE 2024 entro il 29 febbraio. Coloro che non hanno inviato l’ISEE aggiornato non rischiano di perdere il sostegno: tuttavia ricevono l’importo minimo di 57 euro. C’è comunque ancora tempo (fino a giugno) per presentare l’ISEE conforme e recuperare eventuali arretrati.

È fondamentale aggiornare l’INPS anche su eventuali modifiche nella composizione del nucleo familiare, come la nascita di un nuovo figlio. Anche in caso di separazione o divorzio, i coniugi rimangono nel medesimo nucleo se autorizzati a risiedere nella stessa abitazione. Le variazioni anagrafiche devono essere comunicate per garantire l’esattezza dei dati utilizzati per il calcolo dell’assegno.

Questo adattamento ha richiesto tempo e risorse, causando inevitabilmente in parte i ritardi nelle erogazioni dell’Assegno Unico per le famiglie coinvolte.

Come Monitorare i Pagamenti?

Se i ritardi persistono oltre la fine del mese, è possibile che vi siano ulteriori criticità. In questo caso, i beneficiari possono verificare lo stato dei pagamenti attraverso l’AppIO o il portale MyInps. Se i pagamenti non risultano tra le prossime erogazioni, è consigliabile contattare l’INPS tramite i seguenti canali:

  • Numero 803 164 (per chiamate da rete fissa, gratuito)
  • Numero 06 164 164 (per chiamate da rete mobile, a pagamento)

Il servizio è operativo dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 20:00, e il sabato, dalle 8:00 alle 14:00. Inoltre, le comunicazioni possono essere inviate tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), riservata a chi possiede una casella PEC.

L’INPS mette infine a disposizione il servizio “INPS Risponde“, che permette di inviare richieste di chiarimenti normativi e informazioni sui servizi. È possibile monitorare lo stato delle richieste tramite computer o dispositivi mobili con sistemi operativi iOS e Android.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it