Vediamo un riepilogo della ristrutturazione edilizia senza titolo abilitativo, tutte quelle opere che è possibile effettuare senza ricorrere ai vari titoli abilitativi.
Il 22 aprile scorso è entrato in vigore il decreto 2 marzo 2018 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che riporta l’elenco delle principali opere di edilizia libera, realizzabili senza titolo abilitativo, Cila o Scia.
Il decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile 2018.
La pubblicazione del glossario per l’edilizia libera ha segnato una svolta nel percorso di riordino dei titoli abilitativi relativi alle costruzioni.
In questo modo, non vi saranno più interpretazioni diverse in base agli uffici tecnici comunali sul Testo unico in materia di edilizia. Gli stessi interventi avranno uguale trattamento su tutto il territorio.
Il glossario per l’edilizia libera
Il glossario (di cui potete consultare l’allegato in fondo a questo articolo) contiene un elenco di 58 interventi a carattere edilizio che possono essere realizzati senza autorizzazioni o comunicazioni da presentare agli organi competenti.
Un elenco, non esaustivo, ma che agevola il riconoscimento di quelle opere che possono essere eseguite senza alcun titolo abilitativo.
Troviamo ad esempio:
- manutenzione ordinaria di interventi edilizi che riguardano opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti;
- eliminazione delle barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di ascensori esterni, ovvero di manufatti che alterino la sagoma dell’edificio;
- opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano carattere geognostico, ad esclusione di attività di ricerca di idrocarburi, e che siano eseguite in aree esterne al centro edificato;
- serre mobili stagionali, sprovviste di strutture in muratura, funzionali allo svolgimento dell’attività agricola;
- opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, anche per aree di sosta, che siano contenute entro l’indice di permeabilità, compresa la realizzazione di intercapedini interamente interrate e non accessibili, vasche di raccolta delle acque, locali tombati;
- pannelli solari, fotovoltaici, a servizio degli edifici, da realizzare al di fuori della zona A;
- installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, camper, case mobili, imbarcazioni, in strutture ricettive all’aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti, previamente autorizzate sotto il profilo urbanistico, edilizio e, ove previsto, paesaggistico, in conformità alle normative regionali di settore;
- opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a novanta giorni.
Agevolazioni fiscali per la ristrutturazione
La manutenzione ordinaria non dà diritto alla detrazione per i lavori di ristrutturazione edilizia libera.
Esistono però delle eccezioni, come la sostituzione infissi o lavori che aumentano la sicurezza. Per esempio I lavori nei giardini possono far accedere al bonus verde previsto dalla Legge di Bilancio, la sostituzione di impianti può dare diritto al bonus per la riqualificazione energetica.
L’agevolazione riguarda di base i lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia.
Nel caso però si tratti non di singola abitazione ma di parti comuni di un condominio rientra fra le opere agevolabili al 50%.
Se gli infissi producono un risparmio energetico rientrano anche nel bonus energia al 65%, fino a un tetto di spesa di 60mila euro.
Essendo comunque bonus facenti parte della Legge di Bilancio 2018 in scadenza, per valere ancora devono essere riconfermati nella prossima del 2019.