ristrutturazione-casa-costiQuando si deve ristrutturare una casa, i costi sono l’aspetto che preoccupa di più perché, trattandosi di interventi di solito importanti, anche il prezzo è consistente. Vediamo come ristrutturare casa, i costi e le possibili detrazioni.


Per Ristrutturare casa i costi alle volte possono anche essere consistenti. Tuttavia questo è un intervento spesso necessario e desiderato, ma anche importante in quanto comporta un investimento monetario.

Per modificare l’intera casa o più stanze sarà necessario un piano minuzioso, oltre ad un’adeguata preparazione ed un preventivo dettagliato. Ristrutturare una casa ne aumenta il comfort domestico, oltre ad accrescere il valore del capitale e di vendita.

Nei lavori di edilizia il costo varia a seconda della grandezza dell’intervento che si vuole eseguire, in base alla casa e ai materiali scelti.

Lavori di ristrutturazione

Possiamo classificare i lavori edili in tre tipologie:

  • manutenzione ordinaria;
  • manutenzione straordinaria;
  • restauro e risanamento conservativo.

I lavori di manutenzione ordinaria sono tutti quegli interventi minori, come riparazioni o rinnovamento delle finiture.

Gli interventi di manutenzione straordinaria, invece, consistono in lavori più importanti ma che non vanno ad alterare la volumetria della casa o modifiche importanti.

Infine, gli interventi di restauro e risanamento sono quelli finalizzati al miglioramento e recupero della struttura abitativa, per dare maggiore sicurezza e comfort.

Quali sono i passaggi di una ristrutturazione?

Un lavoro di ristrutturazione si compone di diversi passaggi:

  • la prima cosa da fare è intervenire sulla struttura, dunque demolire muri, pareti o colonne, non portanti, che non si vogliono più;
  • successivamente i professionisti intervengono su tutta l’impiantistica principale della casa: idraulica e elettrica. Un intervento abbastanza costoso perché si parla di una parte fondamentale;
  • l’isolamento o coibentazione delle pareti è anche un punto molto importante dove il prezzo è variabile poiché esistono tanti pannelli con materiali diversi;
  • dopo il rifacimento del massetto e la sua asciugatura, si può procedere alla posa in opera dei rivestimenti e pavimenti;
  • quando il pavimento è calpestabile, si passa quindi alla fase della tinteggiatura delle pareti e successivamente al montaggio degli infissi.

Come visto quindi sono tanti gli elementi che incidono sul prezzo finale di una ristrutturazione: i materiali scelti, la manodopera, il tipo di appartamento.

ristrutturare-casa-costi-lavoriCosti della ristrutturazione

Come abbiamo visto quindi una ristrutturazione si compone di diversi passaggi e le spese sono variabili per i tanti fattori in gioco. Ma è possibile fare una stima dei costi della ristrutturazione.

Secondo uno studio dell’Osservatorio di ProntoPro.it, prendendo ad esempio un appartamento di 70 mq, le spese di ristrutturazione sono mediamente 10.130 euro.

Una cifra che raggiunge i 10.730 euro se vengono aggiunti ai lavori l’ammodernamento del garage.

Ma qual è l’intervento più gettonato secondo lo studio? La ristrutturazione del bagno, lavoro per il quale si spendono in media 2.900 euro.

Se andiamo a vedere i costi sulle pareti, i costi di demolizione si aggirano intorno ai 15 euro al metro quadro.

Se invece l’intervento da realizzare è una nuova parete, i prezzi variano da circa 40 euro al metro quadro per la fornitura e posa del cartongesso a 50 euro al metro quadro necessari per una parete con foratini spessi 8 cm.

Scegliere il pavimento perfetto è anche uno dei momenti importanti nella ristrutturazione.

Una scelta difficile che si compone di diverse variabili da tenere in considerazione: materiale, colore, il tipo di posa… Si parte da 15 euro al metro quadro per la posa del laminato, fino a circa 30 euro per materiali come il marmo o il parquet inchiodato.

Per il rifacimento dell’impianto elettrico a norma, punto importantissimo in una casa, la spesa può raggiungere i 2500 euro.

Ristrutturazione casa, costi e incentivi fiscali

I lavori di edilizia in un edificio possono essere di diverso tipo.

Ci sono degli interventi importanti che vanno a modificare notevolmente il benessere della casa.

Come l’adozione di un isolamento termico: grazie a un cappotto interno o esterno si possono ottenere ambienti caldi d’inverno e freschi d’estate con un notevole risparmio in bolletta.

Anche la manutenzione del tetto è un lavoro di fondamentale importanza, in quanto aiuta ad avere una migliore coibentazione delle aree sottostanti.

Questo tipo di interventi di ristrutturazione aumentano il comfort dell’appartamento ed essendo lavori che implementano l’efficienza energetica danno accesso agli incentivi fiscali.

Infatti, la Legge di Bilancio del 2018, permette, fino al 31 dicembre, di usufruire degli incentivi ristrutturazione che permettono di risparmiare e abbattere nettamente i costi di ristrutturazione.

Prevede una detrazione fiscale del 50% fino a una spesa massima di 96.000 euro su interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria. La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali dello stesso importo.

Bonus verde 2018 è una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute sempre nel 2018 ma solo per i seguenti interventi: sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi; realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo

Ecobonus 2018 è la detrazione Irpef o Ires riconosciuta ai contribuenti che effettuano lavori per il risparmio energetico su edifici esistenti. Detrazioni fino all’85% nei casi di lavori volti anche a migliorare il rischio sismico dei condomini.

Nel caso in cui l’intervento sia effettuato su parti comuni condominiali che non comportino modifiche volte a ridurre il rischio sismico, l’importo di detrazione Irpef potrà variare dal 70% al 75%. Per gli edifici privati, invece, lo sconto fiscale arriverà fino al 65% sulla base dei lavori effettuati.

Il Conto Termico incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.

I beneficiari sono principalmente le Pubbliche amministrazioni, ma anche imprese e privati che potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro annui. Il limite massimo per l’erogazione degli incentivi in un’unica rata è di 5.000 euro e i tempi di pagamento sono all’incirca di 2 mesi.

 

 


Fonte: articolo di Mariangela De Pasquale