Forse un tempo in cui le mamme avevano i capelli bianchi, i giovani dovevano avere un grande rispetto già solo per quello.
Oggi che le mamme non invecchiano perchétingono i capelli, i giovani si sentono meno responsabili e le mamme sentendosi più giovani, trattano i figli alla pari, come se il rapporto genitore-figlio, fosse un rapporto di amicizia e nel contempo trasferiscono ai figli tutte le ansie e le aspettative di quello che avrebbero voluto essere.
I genitori mettono in campo di tutto, per raggiungere l’obiettivo di avere il figlio o la figlia, una persona importante, tralasciando la parte fondamentale del principio di base dell’educazione, quella che sarà il pilastro della personalità dei figli.
L’importanza del rispetto
Fondamentalmente, non si insegna quasi più il rispetto. Quello su cui i figli potranno basare tutto il resto della loro educazione. Il rispetto per sé stessi e il rispetto per gli altri.
Parola che con il tempo sta perdendo di significato per un problema culturale.
Tutto parte dal paradosso della maggior parte dei genitori che si preoccupano dal tipo di latte o di omogeneizzato da dare ai figli, perché ci tengono tanto alla salute dei loro figli e quindi stanno attenti a tutto quello che gli va a finire nello stomaco.
Poi li tengono a bada dandogli un cellulare o un tablet in mano, perché quello che gli va a finire nel cervello evidentemente è meno importante di quello che gli va a finire nello stomaco.
Quindi, si parte già dal concetto che lo stomaco è più importante del cervello. Poi man mano i genitori cominceranno a dare delle regole, cercando di farle rispettare, portando i bambini verso un vicolo cieco.
La gerarchia delle cose davvero importanti: oggi manca?
Quindi potremo avere dei bambini che imparano ad alzarsi in orario, a lavarsi i denti, magari anche a mettersi una mascherina per il Covid-19, ma magari non imparano a rispettare il compagno, o anche un animale in difficoltà.
Questo perché nessuno li ha educati facendogli capire le priorità, quindi la gerarchia delle cose importanti, ossia cosa sta prima tra il valore delle regole e il valore delle persone.
Oggi la mancanza maggiore delle nuove generazioni, e per nuove generazioni intendiamo anche quella che oggi sono genitori, è proprio il senso del rispetto in senso lato.
Infatti, il problema della corruzione, e per corruzione si intende non solo quella dovuta a una tangente, ma riferita a qualsiasi corruzione, ossia alla vendita della nostra dignità per un qualsiasi tornaconto, passa dal rispetto che ognuno ha per sé stesso. Quindi passa dal valore che ognuno attribuisce a sé stesso.
L’insegnamento del rispetto per sé stessi
E questo è il primo insegnamento che oggi manca, che fa la differenza tra un ragazzo che tende a diventare un uomo o uno dei tanti mercenari. Quindi l’insegnamento del rispetto per sé stessi è il fondamento della dignità di ognuno.
Solo con il rispetto di sé stessi si obbliga gli altri al rispetto. Facendo capire ai figli che nessuno gli può togliere il rispetto se non loro stessi, nel momento in cui decidono di consegnarlo.
E questo concetto si trasmette solamente con il buon esempio.
Quando ad esempio a tavola tra genitori si parla di scelte, avendo un figlio al fianco, e queste scelte sono prese per convenienza, senza rispetto per la propria dignità, stiamo insegnando ai nostri figli la mancanza di rispetto per sé stessi, perché stiamo insegnando il disvalore di se stessi.
Se si ha rispetto per sé stessi e responsabilità per le proprie azioni, diventa anche più facile avere rispetto per gli altri e per la vita degli altri, e questo alimenta un circuito virtuoso, perché trattando gli altri con rispetto e dignità, si guadagna anche il rispetto per sé stessi.
Il rispetto nasce dalla cultura e dalla conoscenza, cose che richiedono impegno, investimento e sforzo, perché si impara a rispettare le idee altrui, a capire prima di discutere e a discutere prima di condannare.
E’ con questa educazione, che si basa su un solo fondamentale principio, che avremo in futuro quelle persone che sono attente a non ferire con le parole, che si accorgono se c’è un’ombra negli occhidell’interlocutore, quelli che profumano di quella sensibilità che è data dal rispetto per gli altri, quel rispetto certificato con il sigillo dell’essere uomo, quando vienedato a coloro che non possono essere di alcuna possibile utilità per noi.
Fonte: articolo di Roberto Recordare