Il governo cede alle richieste di commercialisti e consulenti del lavoro e sposta la presentazione del modello 770 da fine luglio al 19 settembre.

Ormai è questione di emanazione del decreto, la decisione è presa: la scadenza del modello 770 è prorogata al 19 settembre (dal 31 luglio). Termina così il balletto di richieste che ha visto il mondo delle professioni, Commercialisti e Consulenti del Lavoro in testa, chiedere a gran voce lo slittamento della presentazione del modello di dichiarazione delle ritenute effettuate nel corso dell’anno da parte di imprese, enti previdenziali e sostituti d’imposta in generale. Inizialmente il governo sembrava orientato a negare la proroga del modello 770 (che alla fine viene concessa ogni anno), ma negli ultimi giorni c’è stato il cambio di rotta.

I Consulenti del Lavoro comunicano che la decisione «arriva dopo i colloqui dei giorni scorsi tra la Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Marina Calderone, il Direttore Generale delle Finanze del MEF, Fabrizia Lapecorella, e il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi».

Il tutto, dopo che la situazione era stata sottoposta al premier Matteo Renzi, al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Del Rio e al ministero dell’Economia Pier Carlo Padoan. Le richieste di proroga erano motivate sostanzialmente dal gran numero di scadenze fiscali che si sovrappongono a fine luglio e l’ostacolo era la valutazione della conciliabilità con gli aspetti tecnici e con il progetto di dichiarazione dei redditi precompilata, evidentemente trovata.

«Tutti gli anni siamo costretti ad inseguire la proroga. Bisogna arrivare a razionalizzare il calendario fiscale e su questo ho l’impegno per l’istituzione di un tavolo tecnico già nel mese di settembre, in modo da impedire che si crei la stessa situazione ogni anno», commenta la presidente dei Consulenti del Lavoro, implicitamente richiamando la proposta di spostare definitivamente la scadenza per la presentazione del modello 770 al 30 settembre di ogni anno. 

Staremo a vedere.

 

FONTE: PMI (www.pmi.it)

AUTORE: Barbara Weisz

 

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