L’Istat attesta oggi una forte caduta dei consumi alimentari delle famiglie: 6 famiglie su 10 risparmiano sul cibo.
Si riduce sia la quantità che la qualità di tali consumi. Come da sempre denunciamo, i consumi alimentari rappresentano l’ultimo gradino delle rinunce: quando anche questi diminuiscono è segno di una profonda ed allarmante crisi delle famiglie.
Inoltre vi è un altro fattore che deve far riflettere: i giovani under 35 consumano meno degli under 64.
Tutti dati che, purtroppo non sorprendono, viste le gravi difficoltà del potere di acquisto e l’impressionante livello raggiunto dalla disoccupazione giovanile.
Tali elementi incidono notevolmente su ogni aspetto della vita delle famiglie, facendo crescere le rinunce.
A risentirne maggiormente sono state alcune tipologie di svago, il cui “consumo” è calato in maniera esponenziale, come dimostra il confronto con il 2002 effettuato dal nostro O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori.
Dalla tabella si evince, infatti, come le famiglie siano state costrette a ridurre il budget destinato a molte attività: dal cinema al ristorante, dai trattamenti di bellezza alla pausa pranzo.
Una tendenza che determina pesanti ripercussioni non solo sullo stile di vita delle famiglie, ma anche sull’intera economia.
Di seguito lo studio sul cambiamento delle abitudini della famiglie dal 2002 ad oggi elaborato su una famiglia tipo, che guadagna 1900 € al mese, composta da 2 genitori ed 1 figlio.
Le famiglie che rientrano in questa tipologia sono oltre 11,5 milioni.