Come annunciato dalla Coldiretti, c’è stato un rincaro dei prezzi del gelato, pari al 23%: ecco cosa succede.
Rincaro prezzi gelato Coldiretti: l’estate e la bella stagione si avvicinano e cosa c’è di meglio di un gelato, per sopportare il gran caldo?
Ma l’inflazione ha colpito anche i prezzi del dessert estivo più amato dagli italiani, a causa del rincaro delle materie prime.
Vediamo cosa succede.
Rincaro prezzi gelato: Coldiretti indica un aumento del 23%
Il caldo fa già capolino nelle città italiane, portando ad un aumento dei consumi del gelato.
Una recente analisi della Coldiretti, basata sui dati Istat relativi al primo weekend di maggio, ha evidenziato un aumento dei consumi del gelato, nonostante un rincaro del 23%.
I rincari sono dovuti soprattutto all’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime usate nelle preparazioni, come le uova (+17%), il latte (+34%) e lo zucchero (+54%), di cui l’Italia è fortemente deficitaria, a causa delle tensioni internazionali, dovute alla guerra in Ucraina.
L’aumento del fatturato delle gelaterie
Nel report di Coldiretti, i dati indicano un fatturato pari a 2,7 miliardi di euro per il gelato, grazie alla presenza di 39mila gelaterie nazionali, che danno lavoro a circa 75mila persone.
Inoltre, secondo i dati, le gelaterie italiane utilizzano 29 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zucchero, 21 milioni di chili di frutta fresca e 29 milioni di chili di altri prodotti: l’utilizzo di questi ingredienti ha un impatto anche sulle aziende fornitrici, facendo girare l’economia.
Nonostante le diverse alternative industriali, i consumatori italiani continuano a preferire il gelato artigianale nei gusti storici. Le gelaterie, dal canto loro, tendono ad offrire sempre più spesso le “specialità della casa” e gusti diversificati, per i vari target di consumatori, come il gelato tradizionale, naturalista, dietetico o vegano.
Negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom delle agrigelaterie artigianali, dove viene curata particolarmente la selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, prediligendo materie prime a chilometro zero.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it