I rincari arrivano anche per il caffè, la bevanda per eccellenza della colazione all’italiana: ecco dove costa di più.
Nella tradizione italiana, il caffè occupa un posto importante, ma berlo costerà di più agli italiani.
Secondo le stime, ogni anno vengono serviti circa 6 miliardi di caffè, presso i 150mila bar presenti sul territorio.
Dopo i recenti rincari di quest’estate, secondo una recente indagine di Assoutenti, arrivano gli aumenti anche per la pausa caffè.
Vediamo nel dettaglio e in quali città dove costa di più.
Rincari caffè: ecco dove costa di più
Secondo una recente indagine di Assoutenti, la pausa caffè costa circa 720 milioni di euro all’anno in più, rispetto al 2021.
La società dei consumatori ha, infatti, riscontrato un aumento dei prezzi del caffè consumato al bar negli ultimi anni.
Rispetto a due anni fa, il caffè consumato al bancone costa l’11,5% in più: la media nazionale è passata da 1,04 euro del 2021 agli attuali 1,16 euro.
Come denunciato da Assoutenti:
“Prima il caro-bollette che ha portato a una impennata dei costi per i pubblici esercizi, poi i rincari delle materie prime spinti dallo scoppio della guerra in Ucraina, hanno determinato sensibili aumenti per le consumazioni nei bar italiani. Incrementi dei listini che, come dimostrano i nostri dati, non sono rientrati. Un danno evidente per le tasche dei 5,5 milioni di italiani che tutti i giorni fanno colazione nei bar”.
Tra le città meno care, per consumare caffè, troviamo Avellino (1,02 euro a tazzina), Reggio Calabria, Catanzaro (entrambe 0,99 euro a tazzina) e Messina (0,95 euro a tazzina).
Le città dove il caffè è più costoso, invece, sono Belluno (1,28 euro a tazzina), Trento (1,31 a tazzina) e Bolzano (1,34 euro a tazzina).
Ma i maggiori aumenti sono stati riscontrati nelle città calabresi, come dichiarato dai dati ufficiali del Mimit. A Cosenza, ad esempio, l’aumento è stato del 36,4%, mentre a Catanzaro del 23,8%.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it