La Commissione UE ha inviato a 12 Paesi, Italia compresa, una comunicazione relativa alla possibilità, nei rimborsi per viaggi, biglietti, soggiorni e vacanze inutilizzabili a causa dell’emergenza sanitaria, di emissione di voucher.
Rimborsi di viaggi e vacanze tramite voucher: l’UE interviene. Una sorta di “lettera di raccomandazione” dunque, in cui la Commissione UE esorta i Governi degli Stati coinvolti a garantire agli utenti la possibilità di scegliere tra il buono-viaggio e la restituzione dell’importo pagato.
Ricordiamo che in base alla normativa vigente, in Italia è invece l’operatore a poter scegliere se
- rimborsare il cliente
- o emettere un voucher
- oppure ancora proporre un soggiorno/pacchetto di viaggio di valore pari o superiore rispetto a quello acquistato.
Si tratta di una notizia importante per un elevato numero di consumatori. Anche perché, come abbiamo già detto più volte, numerose famiglie hanno subìto gravi ripercussioni economiche a causa della pandemia ancora in corso e il rimborso degli importi versati risulterebbe prezioso.
Inoltre in questo contesto non è possibile e non sarà possibile per qualche tempo stabilire quando e come viaggiare di nuovo. E l’utilizzo di un voucher può riservare non pochi problemi. Soprattutto se, come spesso accade, vengono imposti vincoli troppo rigidi per l’utilizzo del buono stesso.
A tale proposito Federconsumatori ha chiesto alle Associazioni che riuniscono le aziende del settore di assicurare maggiore elasticità nella fruizione dei buoni
- sia in termini di validità dei voucher
- che di possibilità di frazionamento e cessione.
Questo senza tuttavia ricevere alcun riscontro.
La guida completa al Bonus Vacanze a questo link.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it