Manovra, stop alle “bollette pazze”: bonus e rimborsi per gli utenti vittime di bollette di energia elettrica, gas e acqua e per la fornitura di servizi telefonici, televisivi e internet esagerate e fuori misura.
Rimborsi per bollette pazze. Si parla di “Disposizioni a tutela degli utenti in materia di errata fatturazione. Per l’erogazione di energia elettrica, gas e acqua e per la fornitura di servizi telefonici, televisivi e internet”. Questo il titolo della nuova proposta presentata da Fratelli d’Italia. Sia alla Camera – a prima firma di Giorgia Meloni – sia al Senato, promossa da Giovambattista Fazzolari.
Rimborsi per le bollette pazze
Sono di una quantità spropositata i casi in cui i gestori di servizi elettrici, idrici, telefonici o altro hanno recapitato a domicilio degli utenti bollette con importi non dovuti, colpendo spesso famiglie e persone anziane. Bollette con cifre esorbitanti, non legate a consumi effettivi o maggiorate per servizi non richiesti.
E per questo la commissione Bilancio del Senato ha approvato infatti un emendamento. Un trafiletto che obbliga i gestori dei servizi di pubblica utilità e gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche a trasmettere agli utenti le comunicazioni con cui si contestano gli eventuali mancati pagamenti. E inoltre si preavvisa la sospensione del servizio «in modo chiaro e dettagliato».
La “ricompensa”
Inoltre chi riceva bollette ‘pazze’ per la fornitura di energia elettrica, gas, acqua, servizi telefonici, televisivi e internet, “oltre al rimborso delle somme eventualmente versate” e non dovute, ha diritto a ricevere anche una somma “pari al 10% dell’ammontare contestato e non dovuto e, comunque, per un importo non inferiore a 100 euro”.
Il rimborso può avvenire o con lo “storno nelle fatturazioni successive” o con “un apposito versamento”.