Il Consiglio dei Ministri ha approvato in prima lettura uno schema di decreto legislativo correttivo della riforma “Cartabia” del processo civile, introducendo significative modifiche che mirano a snellire e accelerare i procedimenti giudiziari.
Il testo apporta modifiche al Codice civile, al Codice di procedura civile, alle relative disposizioni di attuazione e ad alcune leggi speciali, con l’obiettivo di risolvere alcune difficoltà applicative e apportare le correzioni o integrazioni necessarie per garantire la piena efficacia della recente riforma.
Il provvedimento si inserisce nel quadro degli impegni assunti con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), ed è indirizzato alla semplificazione, speditezza e razionalizzazione del processo civile.
Scopriamo dunque quali sono tutte le novità introdotte da questo testo.
Riforma del processo civile: le novità per i procedimenti giudiziari
Il provvedimento, oltre a limitare la lunghezza delle sentenze, propone misure per velocizzare i processi e introduce disposizioni antiriciclaggio nelle vendite all’asta.
Freno alle sentenze “Extra Large”
Una delle novità più rilevanti riguarda il contenimento della lunghezza degli atti giudiziari, estendendo il limite di pagine anche ai provvedimenti dei magistrati.
L’articolo 46 delle disposizioni di attuazione del processo civile sarà modificato per stabilire chiaramente i criteri e i limiti di redazione degli atti giudiziari.
Tale modifica integra il decreto del Ministero della Giustizia n. 110 del 7 agosto 2023, che già fissava i limiti per gli atti degli avvocati. L’obiettivo è adattare la lunghezza degli atti alla complessità della controversia, introducendo limiti dimensionali precisi per i provvedimenti dei giudici.
Velocità dei processi
Il decreto legislativo correttivo mira anche a rendere più agevole il passaggio dal rito ordinario a quello semplificato, consentendo l’anticipazione della decisione del giudice sulla trasformazione del rito già all’inizio del giudizio.
Questa modifica ridurrà sensibilmente i tempi di attesa e allevierà gli avvocati dall’onere di redigere tre atti difensivi prima della prima udienza di comparizione. Inoltre, il rito semplificato sarà esteso alle cause di opposizione al precetto, agli atti esecutivi e al decreto ingiuntivo, promuovendo un approccio più rapido anche in queste situazioni.
Misure antiriciclaggio nelle vendite all’asta
Un’altra importante aggiunta riguarda la prevenzione del riciclaggio nelle vendite all’asta. Secondo le modifiche proposte all’articolo 587 del codice di procedura civile, l’aggiudicatario di un immobile perderà il bene e la cauzione se non verserà il prezzo, ma anche se non fornirà le necessarie dichiarazioni per l’adeguata verifica antiriciclaggio.
Questa disposizione mira a impedire l’uso delle aste giudiziarie per riciclare proventi di attività criminose, sottolineando l’impegno a preservare l’integrità del sistema giudiziario.
In conclusione, lo schema di decreto legislativo correttivo della riforma “Cartabia” del processo civile si configura come un importante passo verso una giustizia più efficiente, con limiti chiari e misure concrete per accelerare i tempi dei processi e prevenire l’abuso delle procedure giudiziarie a fini illeciti.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it