Una recente circolare dell’Agenzia delle Entrate fornisce importanti chiarimenti in materia di detrazioni Irpef per il 2024 all’interno della riforma fiscale.
Il documento, datato 6 febbraio 2024, fornisce chiarezza su vari aspetti dell’attuazione del primo modulo della riforma fiscale, concentrandosi sulle imposte sul reddito delle persone fisiche e altre misure relative alle imposte sui redditi. Tra i temi affrontati, la circolare spiega le nuove aliquote e scaglioni in vigore per l’anno 2024.
Riforma fiscale, le novità sulle detrazioni Irpef per il 2024
La riforma introduce una nuova struttura Irpef per il 2024, basata su tre scaglioni e tre aliquote. Per agevolare i contribuenti, la circolare include uno schema per il calcolo dell’imposta dovuta in base alle nuove regole. È importante notare che gli enti locali avranno tempo fino al 15 aprile 2024 per adeguare le addizionali regionali e comunali, a causa delle modifiche alle aliquote Irpef.
Oltre alle detrazioni, la riforma ha impattato anche sulle detrazioni per il lavoro dipendente e assimilato. Un aumento dell’ammontare del reddito escluso da imposizione è stato esteso fino alla soglia di 8.500 euro, equiparandolo a quello già in vigore per i titolari di reddito di pensione.
La circolare dedica un accenno alla maggiorazione del costo del lavoro dei nuovi assunti, ma si prevede che un documento di prassi amministrativa ad hoc possa fornire dettagli più approfonditi in futuro.
Doppio taglio alle detrazioni per redditi superiori a 120.000 euro
Con l’entrata in vigore del primo modulo della riforma fiscale, inoltre, i contribuenti con reddito complessivo superiore a 120.000 euro dovranno affrontare un doppio taglio alle detrazioni Irpef. Questa nuova disposizione apporta ulteriori cambiamenti al panorama fiscale italiano.
Il primo taglio riguarda una riduzione fissa di 260 euro introdotta dal primo modulo della riforma fiscale (Dl 216/2023). Tuttavia, per coloro il cui reddito complessivo supera i 120.000 euro e non supera i 240.000 euro, si aggiunge un secondo taglio. Si ricorda infatti che quest’ultimo era già previsto dall’articolo 15 del dpr 917/1986.
Quindi, per i contribuenti in questa fascia di reddito, la riduzione totale sarà la somma delle due:
- 260 euro dal primo modulo
- e la riduzione proporzionale prevista dal citato dpr 917/1986.
Revisione della disciplina vigente
Inoltre, viene affrontata la revisione della disciplina delle detrazioni fiscali. La riduzione, applicabile ai contribuenti con un reddito complessivo superiore a 50.000 euro, interessa l’importo delle detrazioni Irpef, escludendo alcune categorie come le spese sanitarie, le erogazioni liberali in favore dei partiti politici e i premi di assicurazione per rischio eventi calamitosi.
Il testo della Circolare dell’Agenzia delle Entrate
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it