riforma, padigitaleRiprende nell’Aula del Senato l’esame della riforma della Pubblica Amministrazione. L’obiettivo è chiudere le votazioni sul ddl tra stasera o al più tardi domattina. La Conferenza dei capigruppo ha deciso, infatti, di proseguire oggi i lavori dell’ Assemblea ad oltranza. L’unico possibile intoppo sono i tempi di lavoro della commissione Bilancio legati alla relazione tecnica del governo su alcuni emendamenti che ancora non è arrivata.

 

C’è, comunque, il sì del Senato all’emendamento al ddl P.A che prevede l’eventuale assorbimento della Forestale in «altra forza di polizia», al singolare e non più al plurale (il testo parlava di altre forze di polizia), con l’obiettivo di impedire lo ‘spezzatino’, ovvero la dispersione del corpo. Si prevede anche l’unitarietà delle funzione attribuite. Si vuole così escludere lo smembramento della Forestale in diverse forze, che andrà tutta a finire nella Polizia (come è più probabile), o nei Carabinieri, o nella Guardia di Finanza o nella Penitenziaria. Si è quindi raggiunta una sorta di compromesso, il corpo verrà assorbito (si passa da cinque a quattro forze) ma viene mantenuta la sua unitarietà, anche rispetto alle funzioni «attribuite» di salvaguardia e tutela del territorio e dell’ambiente.

 

Tra le ultimissime novità emerse ieri si prevede l’accentramento dei concorsi
pubblici per tutte le PA e la revisione delle modalità di espletamento degli stessi. Esempio classico, la gestione dei concorsi pubblici per il reclutamento del personale degli enti locali da parte delle Province o degli altri enti di area vasta. La Riforma PA interviene anche sulla definizione del rapporto tra il numero dei posti banditi dal concorso e quello degli idonei non vincitori, che deve essere più chiara così come la riduzione dei termini di validità delle classifiche dei vari concorsi pubblici.

 

Il part time nella PA, infine, sarebbe volontario con onere a carico del dipendente che optasse di garantire la contribuzione piena. La Commissione Bilancio si sta esprimendo proprio in queste ore sugli ultimi articoli della staffetta generazionale contenuta nell’emendamento di Hans Berger