prevenzione-rifiuti‘‘Le norme che modificano la disciplina sui consorzi contenute nel Ddl concorrenza, se non uniformate al contesto generale disciplinato dal Codice ambientale, porteranno a gravi perdite per i Comuni, stimabili in alcune centinaia di milioni, a solo vantaggio di alcuni produttori che cosi’ potranno evitare di pagare il contributo ambientale’’.

 

E’ l’allarme lanciato dal delegato ANCI all’Energia e ai Rifiuti, Filippo Bernocchi, che ricorda: ‘’L’ANCI ha proposto una soluzione che tuteli i Comuni ed i cittadini, che si troverebbero a dover pagare per la raccolta ed il riciclo degli imballaggi al posto dei produttori, in contrasto con le Direttive europee ed ai principi della responsabilita’ del produttore’’.

 

Infatti, all’interno del DDL Concorrenza, nell’ambito del settore ambiente, nel corso dell’esame parlamentare, è stata inserita una norma che riguarda l’accesso da parte dei produttori al mercato di gestione autonoma degli imballaggi.

 

Al fine di favorire l’accesso a tale mercato, viene sospeso l’obbligo di corrispondere il contributo ambientale a seguito del riconoscimento del progetto e fino al provvedimento definitivo che accerti il funzionamento o il mancato funzionamento del sistema, e ne dia comunicazione al Consorzio. La normativa attualmente vigente prevede che i produttori che vogliano attuare la gestione autonoma debbano presentare all’Osservatorio nazionale sui rifiuti il progetto del sistema di gestione richiedendone il riconoscimento.

 

‘’L’ANCI – aggiunge Bernocchi – confida che la discussione parlamentare delle prossime ore dia seguito a quanto segnalato. E’ in gioco – conclude Bernocchi – non il principio di concorrenza, bensi’ quello che stabilisce l’onere per la raccolta dei rifiuti da imballaggio a carico dei produttori: con le nuove norme, invece, sarebbero i cittadini a dover pagare’’.