Il governo sta mettendo a punto il secondo atto della voluntary disclosure, il rientro volontario dei capitali detenuti illegalmente all’estero a fronte di sanzioni ridotte (le imposte, tuttavia, andranno interamente pagate; il governo Letta, a suo tempo, ci tenne a precisare che non si trattava di uno scudo fiscale). In particolare, il rimpatrio sarà esente dalle sanzioni per mancata dichiarazione nel quadro RW sul monitoraggio fiscale. Questa volta, la misura potrebbe includere particolari agevolazioni per chi intende far tornare le proprie risorse in Italia per poi investirle in azienda.

 Un accordo in via di definizione tra il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e quello dello Sviluppo economico, Federica Guidi, prevede una tassazione al 27 per cento. Altra condizione per godere del beneficio, è che le risorse investite in azienda vi restino per almeno cinque anni. Il provvedimento prevede esplicitamente, inoltre, che chi si troverà nelle condizioni di fare da consulente a chi intende avvalersi della voluntary disclosure non incorrerà in sanzioni penali legate a tale attivit� . La misura entrerà a far parte, con ogni probabilità, di decreto che non dovrebbe essere presentato oltre il 20 giugno.

FONTE: CGIA Mestre

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