Secondo una recente indagine, in 8 case su 10 si ricicleranno gli avanzi del pranzo di Natale: ecco come evitare gli sprechi.
Le feste natalizie sono state archiviate, ma la gestione del cibo rimane centrale per molte famiglie italiane.
Secondo il Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability, nel 2023, ci sono stati segnali positivi sullo spreco alimentare: in Italia, siamo passati dai 750 grammi di spreco settimanale domestico del 2021 agli attuali 468,4 grammi settimanali del 2023.
Gli italiani, quindi, sprecano meno. Ma come saranno gestiti gli avanzi del pranzo di Natale? Vediamolo insieme.
Riciclo avanzi pranzo di Natale: l’indagine al riguardo
Secondo un’indagine di Coldiretti/Ixè, in oltre otto case su dieci (l’82%), si ricicleranno gli avanzi di cenoni e pranzi di Natale.
Aumenta, quindi, la sensibilità verso la riduzione degli sprechi, per motivi economici, etici e ambientali.
Solo nel 9% dei casi, non avanza nulla dalle feste natalizie, il 4% dona in beneficenza, mentre l’1% dichiara di buttare gli avanzi nella spazzatura.
Per la cena della Vigilia e il pranzo di Natale, gli italiani hanno speso quasi 3 miliardi di euro per cibi e bevande, per una media di 2,7 ore trascorse in cucina per la preparazione dei piatti.
Le spese sono state le seguenti:
- Un miliardo di euro per i salumi;
- 600 milioni di euro per spumanti, vini e altre bevande;
- 300 milioni di euro per i dolci (come panettone e pandoro) e la panetteria;
- 600 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca;
- 210 milioni di euro per pasta e pane;
- 210 milioni di euro per formaggi e uova.
Come conservare al meglio gli avanzi
La Coldiretti ha elaborato alcuni consigli per conservare al meglio gli avanzi delle tavole natalizie, in modo da evitare sprechi.
Si ricorda che le pietanze non devono essere inserite nel frigorifero quando sono ancora calde, ma vanno adeguatamente coperte e non vanno ammassate l’una sull’altra, per permettere al freddo di circolare. Gli avanzi più facilmente deperibili vanno posizionati nella parte inferiore del frigo.
Se vogliamo conservare interi vassoi di cibo, l’ideale è metterli nel freezer, ma meglio suddividerli in piccole porzioni, in modo da consumare di volta in volta le quantità che servono.
Il cibo avanzato non va riscaldato più di una volta ed è consigliabile portare la temperatura sopra i 70 gradi, in modo da evitare il rischio di proliferazione di batteri.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it