Codici: la richiestà è di stoppare le richieste di conguaglio dei gestori di servizi pubblici.
Con una lettera inviata all’Arera, Codici chiede chiarimenti in merito all’operato dei gestori di servizi pubblici. L’intervento nasce dalle segnalazioni ricevute dall’associazione in merito alle richieste di conguaglio emesse in queste settimane e punta a garantire la massima tutela dei consumatori.
Codici: stop alle richieste di conguaglio dei gestori di servizi pubblici
“Chiediamo all’Autorità – spiega il Segretario Nazionale di Codici, Ivano Giacomelli – di intervenire per verificare la condotta dei gestori, che non si fermano nemmeno di fronte ad un’emergenza come quella in corso, inviando richieste di conguaglio.
Considerando la drammaticità del momento e le criticità, a partire da quelle economiche, a nostro avviso è doveroso e necessario sospendere l’emissione di conguagli.
Inoltre mai come adesso i cittadini devono essere aiutati, sostenuti e tutelati, e non lo si può certo fare battendo cassa ignorando tutto e tutti. Il Coronavirus sta producendo una crisi economica che rischia di avere conseguenze devastanti per l’Italia.
E in attesa di verificare l’efficacia delle misure adottate dal Governo, appare indispensabile adottare ogni azione possibile per aiutare i cittadini e sospendere l’emissione dei conguagli da parte dei gestori di servizi pubblici è una di queste. Ad oggi, nelle condizioni in cui si trova il Paese, risulta a dir poco arduo verificare la correttezza degli importi richiesti ed eventualmente attivarsi per contestarli.
Pertanto chiedere anche questo ai cittadini ci sembra profondamente ingiusto e scorretto. Ai consumatori sono riconosciuti diritti fondamentali quali correttezza, equità nei rapporti contrattuali e trasparenza. Oggi più che mai, con milioni di italiani in ginocchio, questi diritti devono essere garantiti”.
Codici ha attivato i suoi uffici per fornire assistenza ai consumatori. È possibile mettersi in contatto con l’associazione scrivendo a segreteria.sportello@codici.org.
Fonte: Codici