Riscatto della Laurea: requisisti per richiederlo, titoli di studio riscattabili, principi di calcolo adottati per stabilire l’ammontare del riscatto, il calcolo per gli inoccupati.
Riscatto laurea: anche a rate, e solo parziale (es. due anni invece di quattro). La laurea può essere riscattata in modo rateale, in un massimo di 120 rate mensili distribuite in un totale di 10 anni, senza alcun aggravio di interessi.
E’ possibile richiedere il riscatto solo di una parte del percorso di studi: ad es. due dei quattro anni di laurea.
Solo se il richiedente necessita del relativo accredito contributivo per potere accedere alla pensione (es. assicurato dipendente del settore privato di sesso maschile con 40 anni e 10 mesi di contributi al 2017, che intende accedere al pensionamento anticipato e riscatta entro il 31.12.2018), l’onere andrà interamente sostenuto prima della decorrenza della pensione.
Dall’1 gennaio 2008, il riscatto del periodo di laurea può essere richiesto anche da soggetti inoccupati (L. 247/2007, art. 1 c. 77) attraverso il pagamento di un onere stabilito forfettariamente sulla base del minimale di reddito previsto nella Gestione Commercianti nell’anno di richiesta del riscatto.
I requisiti per poter accedere al riscatto sono i seguenti:
1) l’interessato deve avere conseguito il proprio titolo di studio al momento della domanda;
2) i periodi oggetto di riscatto non devono risultare già coperti da contribuzione sia presso il Fondo cui è diretta la domanda stessa sia presso altri regimi previdenziali, fatta eccezione esclusivamente per le Casse Professionali.
Le indicazioni provengono dalla guida di Consulenti Studi Fondazione del Lavoro: requisisti per richiederlo, titoli di studio riscattabili, principi di calcolo adottati per stabilire l’ammontare del riscatto, il calcolo per gli inoccupati, pro e contro del riscatto oneroso del periodo di studi universitari, esempi.