Addio alle vecchie ricette mediche sul foglietto di carta bianco e rosso: il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha firmato il decreto sulla ricetta dematerializzata che fissa le modalità di dispensazione dei medicinali prescritti sulla ricetta online a carico del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn).
Effettuata la prescrizione elettronica, il medico stampa e rilascia al paziente un promemoria da consegnare in farmacia contenente dei dati dai quali il farmacista accederà alla prescrizione on line. Molteplici i vantaggi della ricetta digitale: si evitano le doppie prescrizioni e gli errori; la validità è di 30 giorni dalla data di emissione esattamente come per quella cartacea.
Anche in questo caso la digitalizzazione dei documenti è un processo che va considerato come un unicum che parte dalla creazione del documento ed arriva alla sua conservazione permanente, passando per la gestione corrente.
Un progetto che seguirà due fasi: la prima riguarda solo le prescrizioni farmaceutiche, mentre dal 1 gennaio 2016 riguarderà anche le prescrizioni di visite specialistiche. I vantaggi sono tanti e riguardano soprattuto una riduzione dei costi, il monitoraggio quotidiano della spesa e la riduzione degli errori che possono derivare dalla ricetta rossa, soprattutto se scritta a mano.
“Il processo di digitalizzazione del Ssn” scrive in una nota il Ministero “compie così un ulteriore importante passo verso il miglioramento del rapporto costo/qualità dei servizi sanitari, rendendo più omogeneo l’accesso ai servizi nelle diverse aree del Paese, nonché semplificando il rapporto tra assistito e Ssn”.