riapertura-palestre-prossimo-dpcmAd annunciarlo il ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, nel corso dell’ultima puntata di ‘Porta a Porta’ in onda su Raiuno.


Per il momento dunque si esclude la riapertura delle palestre nel prossimo DPCM, che dovrebbe andare in vigore a partire dal 4 Dicembre prossimo.

Questo è infatti il termine in cui scadono gli attuali vincoli apportati dal DPCM del 3 Novembre.

Il ministro pertanto nell’intervista televisiva ha chiarito meglio il perchè non sia ancora possibile operare queste riaperture.

Nessuna riapertura delle palestre nel prossimo DPCM

Queste sono state le parole del Ministro Spadafora:

“Credo che non esistano purtroppo le condizioni sanitarie in questo momento per poter prevedere nel prossimo Dpcm, quello che andrà in vigore dal 4 dicembre, le aperture” di palestre e centri sportivi.

Capisco che sarà una sofferenza ulteriore per tutto questo mondo però oggi non esistono le condizioni, quindi è bene anche prepararsi direi certamente al fatto che ci sarà una proroga delle chiusure.

Ovviamente questo vorrà dire che aiuteremo il settore anche per tutto il tempo ulteriore in cui resteranno chiusi. Dobbiamo superare i mesi più critici facendo ancora dei sacrifici”.

Resta dunque ancora il sistema dei colori:

“E vale anche per lo sport: nelle Regioni gialle, arancioni e rosse non è possibile svolgere determinate attività e sarà difficile riaprire prima del 2021. Anche se tra due settimane i dati saranno migliori, ci troveremo di fronte a mesi difficili e dovremo fare sacrifici, non sarà come in estate.”

Aiuti per i settori dello Sport

Si prevede, infine, un sistema di aiuti a regime per poter supportare i settori colpiti dalle chiusure. Questo annuncio è stato già rilanciato dallo stesso ministro Spadafora sul suo account social:

Se durante l’epidemia non è stato facile gestire il sostegno economico ai lavoratori sportivi è soprattutto perché non hanno mai avuto tutele e garanzie. Se i decreti di riforma del mondo dello sport saranno approvati ci saranno finalmente più tutele e garanzie per i lavoratori.

Infatti – per consentire la transizione senza incidere sui bilanci di federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, associazioni e società sportive dilettantistiche – abbiamo già approvato in questi giorni un fondo per gli anni 2021 e 2022 che consentirà l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali per atleti, allenatori, istruttori, direttori tecnici, direttori sportivi, preparatori atletici e direttori di gara, cumulabile con altri esoneri o riduzioni già previsti.

L’ennesima testimonianza concreta di quanto la riforma sia a sostegno di chi lavora nel mondo dello sport e di quanto sarà fondamentale anche per la ripresa economica e sociale, dopo questo periodo terribile che stiamo vivendo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it