Nella bozza del Dl Aiuti Quater non è più presente il rialzo del tetto al contante: ma non è escluso che sia inserito nella Legge di Bilancio 2023. Ecco le novità.
Una misura che sembrava già inserita per certo nell’ultima versione del Dl Aiuti Quater ma che adesso è stata rimossa dal testo: il rialzo del tetto al contante è rimesso in discussione nuovamente, ma potrebbe essere solo procrastinato.
Scopriamone di più.
Rialzo del tetto al contante sparisce dalla bozza del Dl Aiuti Quater
Dalla bozza del Dl Aiuti quater, sparisce così la norma che avrebbe portato il limite da 2mila a 5mila euro, già approvata in Cdm e annunciata dalla premier in conferenza stampa.
Ma come mai la misura sarebbe saltata?
A norma di costituzione, i decreti devono rispondere a requisiti di necessità e urgenza.
Il motivo dello spostamento sarebbe dunque che tra le misure urgenti non rientrerebbe quella del rialzo del tetto al contante a 5mila euro.
Il decreto rischiava così di non vedere la firma dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che deve convalidare le norme prima che queste finiscano pubblicate in Gazzetta Ufficiale.
E così la scelta di procrastinare la misura.
Inserito nella prossima Legge di Bilancio?
Come riferito da alcune fonti della Lega, la misura sarà comunque inserita all’interno della Legge di Bilancio 2023.
Si tratta dunque di uno dei tasselli fondamentali del testo: Matteo Salvini, leader della Lega e Ministro delle Infrastrutture, ha infatti definito la nuova Legge di Bilancio 2023 (che, ricordiamo, avrà un valore di 30-32 miliardi di euro) “un primo segnale” di un percorso che punterà al “cambiamento”.
Già dal prossimo lunedì la Legge di Bilancio sarà in Consiglio di Ministri: così potremo già capire se la misura risulterà confermata oppure no.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it