revisione-auto-novita-2019Il 2019 porterà in dote anche qualche novità in tema di revisione auto. Tutto per via dell’adeguamento alla direttiva Ue 45 del 2014, una normativa che mira soprattutto a tutelare maggiormente i consumatori che sono intenzione ad acquistare un veicolo usato.


La novità che sicuramente balza più all’occhio è rappresentata dalle modifiche correlate alla revisione auto, che diverranno effettive dal 31 maggio prossimo in avanti.

 

Questo nuovo certificato di revisione non è altro che un semplice documento che ogni centro autorizzato, ma anche Motorizzazione e Aci dovrà dare a chi è proprietario del veicolo dopo che è stata eseguita la revisione auto. Lo scopo è semplice: cercare di ridurre il più possibile il numero di frodi che spesso vengono organizzate in merito alle compravendite di auto usate. Infatti, il problema dei falsi chilometraggi è sentito con una certa pericolosità: grazie a questo nuovo documento, invece, i chilometri dovranno essere ivi riportati e si potranno ritrovare anche sul “Documento Unico”, da consultare anche sul Portale dell’Automobilista.

 

Gli elementi del nuovo certificato di revisione

 

Cosa ci sarà al suo interno, quindi? Il primo elemento sarà il numero identificativo, poi categoria e targa della vettura. Quest’ultima dovrà includere anche quella lettera che permette di trovare il corrispondente paese dell’Unione Europa in cui è stata effettuata l’immatricolazione del veicolo. Successivamente dovranno essere inseriti tutti quei dati che si riferiscono alla revisione. Insomma, devono essere annotati i risultati che derivano dalla verifica dei vari dati tecnici, come ad esempio il controllo dei livelli. Importante, quindi, inserire i dati che riguardano il filtro olio, che ha un costo normalmente attorno ai 5 euro, ma soprattutto quelli che si riferiscono al conteggio dei chilometri. Non mancherà anche uno spazio in cui si dovrà inserire il nome dell’azienda o officina che ha portato a termine la procedura di revisione, così come dovrà essere indicata anche la data di scadenza da rispettare, entro la quale sarà necessario rifarla.

 

Dopo che ogni verifica è stata conclusa, ecco che il certificato di revisione dovrà essere inviato, da parte dei centri autorizzati, al Ministero dei Trasporti. Quest’ultimo farà da vero e proprio tramite per trasferire i dati, successivamente, alla Motorizzazione. Fino ad ora non sono state rilasciate novità per quanto riguarda la scadenza da rispettare per l’invio di tale comunicazione. L’obiettivo della direttiva Ue, però, è di fare in modo che assuma dei contorni ragionevoli, ovviamente.

 

Sanzioni e spese

 

Ci saranno anche delle sanzioni, chiaramente, per tutti coloro che provvederanno alla manomissione del conteggio dei chilometri. Per ora, però, non sono stati diffusi nemmeno tali dati e sarà necessario attendere ancora qualche tempo prima di conoscerli in via ufficiale. Ci sono novità, però, che riguardano anche i costi da sostenere per effettuare questo nuovo procedimento di revisione della propria auto. Per effettuare tali controlli si dovranno sborsare 45 euro presso la motorizzazione. Nel caso in cui la revisione venga portata a termine da parte di uno dei centri che hanno ricevuto adeguata autorizzazione, ecco che il prezzo può salire fino ad una soglia massima intorno ai 67 euro.