resistenza-agli-antibiotici-uclaResistenza agli Antibiotici: l’UCLA giunge a una nuova interessante scoperta che riguarda innovativi mix di farmaci contro i superbatteri.


Contro il pericolo rappresentato dalla resistenza batterica è da poco stato presentato uno studio di un gruppo di biologi statunitensi: gli studiosi hanno dimostrato che è possibile annientare i superbatteri grazie ad ottomila combinazioni di 4 o 5 antibiotici.

 

La scoperta arriva grazie alla sperimentazione effettuata dagli scienziati del Dipartimento di Ecologia e Biologia Evolutiva dell’Università della California di Los Angeles (UCLA).

 

Sulla rivista ‘Systems Biology and Applications‘ gli esperti americani raccontano quello che potrebbe essere un passo davvero importante per la protezione della Salute pubblica, in un momento in cui i patogeni e le infezioni comuni stanno diventando sempre più resistenti agli antibiotici.

 

Lavorando con 8 antibiotici e utilizzando sofisticati modelli matematici e software al computer, i ricercatori hanno analizzato ogni possibile combinazione, con dosaggi diversi – in totale 18.278 ‘mix’ – che funzionasse contro il batterio Escherichia coli.

 

Infatti, alcuni ceppi di E. coli sono l’agente eziologico di malattie intestinali ed extra-intestinali, come infezioni del tratto urinario, meningite, peritonite, setticemia e polmonite. Alcuni ceppi di E. coli sono tossigenici, producono cioè tossine che possono essere causa di diarrea. La dissenteria da E. coli è una comune tossinfezione alimentare, poiché viene contratta principalmente da alimenti contaminati. La contaminazione può avvenire da carni infette non adeguatamente cotte, da latte non pastorizzato e formaggi derivati, e da altri alimenti contaminati da feci. E. coli produce quattro tipi di tossine che si distinguono, per la diversa sensibilità al trattamento termico, in termolabile e termostabile, e per l’azione tossigena.

 

“Sono rimasto sconvolto da quante combinazioni efficaci sono emerse quando abbiamo aumentato il numero di farmaci”, ha dichiarato il professor Savage. I farmaci testati uccidono i batteri con diversi percorsi, ad esempio attaccando contemporaneamente la parete cellulare e il DNA.