All’interno del nuovo regolamento UE sugli imballaggi potrebbe arrivare uno stop definitivo alle buste di insalata: ecco cosa potrebbe cambiare.
In molti la scelgono per una questione di comodità e apprezzano il fatto di poterla acquistare imballata e non “fresca”. Altri invece la avversano poiché la considerano un problema a livello di inquinamento, a causa del packaging in plastica.
Ma a breve, che ci piacca o no, potremmo dire addio all’insalata dentro le buste.
Scopriamo perché.
Il regolamento comunitario in materia di imballaggio
Nelle intenzioni dell’UE la proposta di Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio ha l’obiettivo di:
- Prevenire e ridurre i rifiuti di imballaggio, anche attraverso un maggior numero di sistemi di riutilizzo e di ricarica;
- Rendere tutti gli imballaggi presenti sul mercato dell’UE riciclabili in modo economicamente vantaggioso entro il 2030;
- Aumentare l’uso di plastica riciclata negli imballaggi in modo sicuro.
In particolare, per quanto riguarda gli imballaggi alimentari, la proposta di regolamento presentata dalla Commissione europea imporrebbe l’addio alle confezioni monouso per frutta e verdura di peso inferiore a 1,5 chilogrammi, giudicate superflue.
Si tratta di un testo che andrebbe a incidiere su tutti gli stati membri: il regolamento, infatti, è direttamente applicabile e vincolante per tutti gli aderenti all’Unione.
Regolamento UE sugli imballaggi: addio alle buste di insalata?
Le buste di insalata, come altre soluzioni alimentari in packaging, verrebbero dunque abolite, dato che sarebbero come abbiamo detto coinvolte tutte le confezioni monouso per frutta e verdura di peso inferiore a 1,5 chilogrammi.
Secondo la Coldiretti, il nuovo regolamento sugli imballaggi proposto dall’UE rischia di danneggiare i consumatori e di cancellare dagli scaffali dei supermercati l’insalata in busta oltre ai cestini delle fragole, le confezioni di pomodorini e le arance in rete.
L’allarme è stato lanciato dall’associazione in occasione dell’inaugurazione di Tuttofood a Milano.
Si tratterebbe di una scelta che apre ad una serie di problemi, dal punto di vista igienico-sanitario, della conservazione e degli sprechi, che potrebbero aumentare, come potrebbero aumentare anche i costi per i consumatori e per i produttori. Basti pensare al tradizionale cestino di fragole o piccoli frutti che soprattutto nelle fasi di trasporto protegge l’integrità del prodotto.
Ma si rischia anche un effetto negativo sui consumi – aggiunge Coldiretti – dove i prodotti di quarta gamma, dalle insalate in busta alla frutta confezionata, sono ormai entrati profondamente nelle abitudini degli italiani, con il pericolo di ridurne il consumo, già calato dell’8% per la frutta e del 10% per gli ortaggi nel 2022, con un impatto pericoloso sulla salute.
Il testo completo della proposta di regolamento sugli imballaggi
Potete consultare qui di seguito il documento completo.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it