Un caso che farà senz’altro discutere: con l’ultima manovra finanziaria i deputati della Regione Sicilia hanno optato per un corposo aumento dello stipendio. Ed è scoppiata la polemica.
Dopo una maratona di 20 ore, l’Assemblea regionale siciliana ha dato il via libera alla norma di stabilità che è stata approvata con 35 voti a favore e 22 contrari.
Si tratta della prima legge di stabilità del governo Schifani.
Una finanziaria che passerà alla Storia non tanto per le 20 ore di riunione ma per uno specifico emendamento che ha acceso gli animi in aula e fuori: quello dell’aumento dello stipendio (decisamente corposo) per i deputati dell’Ars.
Scopriamone di più.
Caos alla Regione Sicilia: aumento stipendio con la finanziaria, scoppia la polemica
A scatenare le polemiche è stato un emendamento alla finanziaria che decreta l’aumento in busta paga ai 70 deputati regionali dell’Assemblea regionale siciliana legato a una norma che prevede l’automatico adeguamento Istat: 890 euro mensili in più, 10.700 euro l’anno.
Il correttivo sulla finanziaria aveva destato già negli scorsi giorni parecchio scalpore, ma sembrava essere stato frenato da un contro-emendamento firmato Cateno De Luca, che avrebbe stoppato il sostanzioso incremento. L’emendamento di De Luca aveva anche il supporto del Parlamento a Roma, e di FdI in particolare, con l’intenro di cancellare una norma che ha generato più imbarazzo che altro.
Ciò nonostate, nella notte, la situazione ha preso una piega inaspettata: l’Ars ha infatti respinto, con voto segreto (29 voti contrari e 24 favorevoli), l’emendamento che prevedeva l’abrogazione della norma della legge che nel 2014 aveva introdotto l’automatismo della rivalutazione delle indennità al costo della vita.
Risultato dell’equazione: risulta confermato (e legge) l’aumento in busta paga ai 70 deputati regionali dell’Assemblea regionale.
I commenti
La risposta politica è arrivata immediatamente e Davide Faraone, deputato nazionale di Azione-Italia Viva-Renew Europe, si dice scandalizzato per l’aumento deciso dai parlamentari siciliani: “L’aumento della diaria per i 70 deputati regionali è uno schiaffo in pieno volto ai cittadini che vedono crescere il costo delle bollette, del carburante, della spesa, la rata del loro mutuo, mentre i loro stipendi, le loro entrate, rimangono pietrificati, immobili, nessun adeguamento, nessuno scatto per tutti i poveri cristi […] questo aumento è immorale, allontana ancor di più i cittadini dalle istituzioni, acuisce quello scollamento esistente e perdurante. Faccio appello al presidente dell’Ars, affinché riconvochi l’organismo che ha approvato l’aumento e torni sui suoi passi”.
Di parere opposto, invece, è il commento del deputato Pd, Antonello Cracolici, che ha difeso la norma, ricordando che l’adeguamento dei trattamenti economici per i consiglieri regionali c’è anche in altre Regioni e ha citato il Lazio, il Trentino Alto Adige, l’Umbria e la Sardegna. “Da 48 ore questo Parlamento subisce attacchi ingiustificati per un automatismo previsto da una legge di nove anni fa. Sono un uomo libero e non mi vergogno di dire che sono contro l’abolizione della norma e difendo l’autonomia di questa Assemblea”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Classe dirigente incapaci profittatori in altre parole MAGNACCIA
Da elettore del PD, pretendo che la direzione nazionale prenda provvedimenti contro la persona di CRACOLICI. ecco perche’ molti si stanno allontanando dal PD