La Regione Lombardia ha approvato la legge regionale “Norme a tutela dei coniugi separati o divorziati, in condizione di disagio, in particolare con figli minori”(n. 18 del 24 maggio 2014) desitinata a coniugi separati o divorziati, in condizione di disagio sociale ed economico, con figli minori o con figli maggiorenni portatori di handicap grave, residenti in Lombardia da almeno cinque anni.

La legge regionale prevede l’adozione di interventi economici, sostegno abitativo (attraverso forme di locazione agevolata e tempopranea con gli enti pubblici e privati per un periodo massimo di 36 mesi e l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale in via d’urgenza) o l’erogazione di servizi di assistenza e mediazione familiare.
In Lombardia  le famiglie separate o divorziate sono complessivamente circa 1milione e 100mila, di cui circa il 60% con figli. Nel 2011, secondo l’ultima rilevazione nazionale ISTAT , il numero di separazioni e divorzi con figli è stato pari a 16.624.

Destinatari
I coniugi separati o divorziati, in condizione di disagio sociale ed economico, con figli minori o con figli maggiorenni portatori di handicap grave, residenti in Lombardia da almeno cinque anni, destinatari di provvedimenti, anche provvisori e urgenti, emessi dall’Autorità giudiziaria che ne disciplinano gli impegni economici e/o patrimoniali.

Non potranno usufruire dei benefici previsti dalla legge i coniugi separati o divorziati che vengano meno ai loro doveri di cura e mantenimento dei figli.

Interventi
La legge regionale prevede l’adozione di interventi economici, sostegno abitativo o l’erogazione di servizi di assistenza e mediazione familiare.

– Intervento economico: sono stabiliti criteri e condizioni, tra cui la sottoscrizione di un patto di corresponsabilità per la concessione temporanea di contributi che consentano il recupero e la conservazione dell’autonomia e un’esistenza dignitosa.
– Sostegno abitativo: attraverso la promozione di protocolli d’intesa per la concessione di alloggi a canone agevolato in prossimità del luogo di residenza dei figli; la promozione di nuove forme di locazione agevolata e temporanea con gli enti pubblici e privati per un periodo massimo di trentasei mesi; l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica in via d’urgenza, in deroga alle graduatorie comunali (nella formazione delle graduatorie per l’assegnazione di alloggi pubblici a canone sostenibile, si attribuirà un punteggio equivalente a quello riconosciuto ai nuclei familiari soggetti a procedure esecutive di sfratto)
– Assistenza e mediazione familiare: tramite i consultori quali centri dedicati per la mediazione familiare, l’orientamento, la consulenza legale, psicologica, sociale, educativa.

 

 

FONTI: Linea Amica; Regione Lombardia

 

 

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