S’intensifica la campagna sui referendum promossi dalla CGIL per l’abrogazione dei voucher e per la responsabilità solidale in materia di appalti, in attesa che il governo fissi la data per la consultazione che dovrà tenersi entro il 15 giugno.
“Parte ora la campagna referendaria e da oggi chiederemo tutti i giorni al Governo di fissare la data in cui si voterà per referendum su voucher e appalti”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso nel corso di una conferenza stampa promossa dalla Confederazione dopo la decisione della Consulta che ha ritenuto ammissibili i quesiti referendari sulla cancellazione dei voucher e sulla reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti.
Non ha passato l’esame dei giudici costituzionali il quesito relativo all’articolo 18.
Per Camusso, quello dei voucher è uno strumento “malato” e bisognerebbe avere il coraggio di “azzerarlo. Ci vuole – ha detto – una riforma per una contrattualizzazione pulita e esplicita che regolamenti il lavoro occasionale”.
Sul tema degli appalti, Camusso ha sottolineato “riguarda milioni di lavoratori nel nostro Paese: non stiamo parlando di un fenomeno marginale come qualcuno ha sostenuto”.
Infine, in merito al quesito sull’articolo 18, che non ha passato l’esame dei giudici costituzionali, il segretario ha ribadito “ci riserviamo ulteriori valutazioni quando saranno rese note le motivazioni della Corte, si dice convinta di aver rispettato l’art.75 della Costituzione, motivo per cui continueremo la nostra iniziativa e valuteremo nei prossimi giorni tutte le possibilità per ristabilire i diritti, compreso il ricorso alla corte europea sulla normativa sui licenziamenti”.