“Che prevalgano i sì o i no, a vincere è sempre e comunque la volontà popolare”. Lo ribadisce il presidente della Regione, Luca Zaia, commentando gli esiti dei due referendum sulla fusione dei Comuni, celebrati ieri nel Veneto.
Se a Longarone e Castellavazzo, in provincia di Belluno, la proposta di aggregazione è stata accolta nettamente con favore, una bocciatura altrettanto evidente ha allontanato, in provincia di Rovigo, la possibilità di creare il Comune unico di Civitanova Polesine attraverso la fusione dei sei municipi di Arquà Polesine, Pincara, Frassinelle, Villanova del Ghebbo, Villamarzana e Costa.
“La Regione si atterrà rigorosamente alla scelta dei cittadini – sottolinea Zaia – e anche se i referendum erano solo consultivi, nessuno può permettersi di mettere in discussione o addirittura di non rispettare l’espressione degli elettori. La Regione del Veneto deve consentire l’approfondimento e il confronto su progetti e iniziative che possano migliorare il sistema amministrativo locale, ed è quello che stiamo facendo con grande interesse e convinzione, ma alla fine sono i cittadini gli unici titolati a decidere sulle sorti della loro comunità”.
“A conferma di questo – prosegue il presidente –, ribadisco che i nostri uffici sono a disposizione delle amministrazioni locali per fornire quei servizi e il necessario sostegno per dare attuazione concreta agli esiti referendari: al nuovo Comune di Longarone, dove i cittadini di Longarone e Castellavazzo, già dal prossimo maggio, decideranno insieme, con il voto, quale amministrazione comunale darsi; a quelli dei sei Comuni polesani, che conserveranno la loro autonomia, ma dovranno comunque, in base alla normativa nazionale, gestire in forma associata le funzioni fondamentali”.
FONTE: Regione Veneto