Per il prossimo referendum contro l’Autonomia differenziata, sarà possibile apporre le firme digitali: ecco nel dettaglio.
Alcune settimane fa, il Ministero della Giustizia, in una nota, ha fatto sapere che sarà presto pronta la piattaforma referendum, per la raccolta delle sottoscrizioni digitali dei cittadini delle proposte di legge d’iniziativa popolare.
La decisione arriva dopo il parere del Garante per la protezione dei dati personali. La piattaforma, prima di essere messa a disposizione, sarà sottoposta ad alcune verifiche per la funzionalità del sistema informatico, tramite specifici test che riprodurranno le diverse fasi della raccolta delle firme.
Ad invocare una velocizzazione delle tempistiche è stato Riccardo Magi, segretario di + Europa, che ha dichiarato l’arrivo, in tempi brevi, del Dpcm in Gazzetta.
Vediamo nel dettaglio.
Referendum autonomia differenziata: arriva la piattaforma per le firme digitali
Come anticipato, la proposta è arrivata da un emendamento a firma di Riccardo Magi, che è stato votato all’unanimità dalle forze politiche, ad un decreto semplificazione del 2021. La piattaforma, infatti, sarebbe dovuta essere operativa già a gennaio 2022.
A breve arriverà il Dpcm per l’attivazione e la piattaforma servirà nell’immediato a raccogliere, in maniera più semplice, le adesioni al referendum contro l’Autonomia differenziata, favorendo la partecipazione dei cittadini.
Questo è l’obiettivo dei partiti di opposizione, che sostengono la necessità di fermare la legge di Calderoli.
Al riguardo, Riccardo Magi ha detto:
“Mi dicono da Palazzo Chigi, a meno di una smentita, che andrà in gazzetta il Dpcm già firmato nella giornata di ieri o dell’altro ieri che ufficialmente dà avvio alla piattaforma gratuita per la raccolta digitale delle firme sui referendum. Ancora nessuno ha visto però l’interfaccia digitale e il suo funzionamento, l’auspicio ovviamente è che si tratti di una piattaforma facilmente accessibile e ben funzionante”.
L’obiettivo della proposta di legge è quello di facilitare le firme, grazie all’utilizzo del web, in primis per la legge Calderoli (definita “Spacca Italia” dai partiti di opposizione), ma non solo.
Intanto, la raccolta di firme non digitali è iniziata ieri, 21 luglio.
L’iniziativa ha preso il via in tutta Italia, in diverse città, coinvolgendo la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, i leader di Avs Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni e ovviamente Riccardo Magi di + Europa.