Per continuare a beneficiare del Reddito di Cittadinanza, c’è l’obbligo di formazione, ma i corsi stanno subendo diversi ritardi: vediamo nel dettaglio.
Reddito di Cittadinanza ritardi obbligo formazione: il Reddito di Cittadinanza è sicuramente uno dei temi su cui il Governo si è dato più battaglia, sia durante la campagna elettorale che dopo.
Come sappiamo, il contributo è stato fortemente limitato quest’anno, mentre, nel 2024, sarà superato.
Ad oggi, è previsto il Reddito di Cittadinanza per soli 7 mesi (dai precedenti 18 mesi prorogabili). Ci sono anche alcuni obblighi per i percettori, tra i quali la frequentazione di un corso di formazione. Nonostante ciò, i corsi non sono stati ancora organizzati.
Vediamo la situazione nello specifico.
Reddito di Cittadinanza ritardi obbligo di formazione: i corsi mai iniziati
Ad oggi, secondo quanto detto nella Legge di Bilancio 2023, tutti i percettori del Reddito di Cittadinanza sono obbligati a frequentare un corso di formazione o di riqualificazione professionale, del periodo di 6 mesi. L’obbligo riguarda i percettori con un’età compresa tra i 18 e 65 anni, non occupati o pensionati, che non frequentano un regolare corso di studi e che non hanno disabilità o carichi di cura.
In caso di mancata frequenza, il diritto al Reddito decade.
Il problema, però, è che questi corsi di formazione sono rimasti validi solo su carta. Perché non è mai stato varato il piano con le linee guida, dal Ministero del Lavoro.
Come dichiarato dal Ministro del Lavoro, Marina Calderone, il piano di formazione arriverà presto:
“Ci stiamo lavorando. Bisogna mettere mano ad un tema, quello della formazione, che negli anni scorsi invece non è stato pienamente attuato. Anzi, sono veramente pochi i casi in cui ci sono stati formazione e politiche attive per i percettori del Reddito di Cittadinanza e per i disoccupati in generale”.
Reddito di Cittadinanza ritardi obbligo formazione: la platea interessata
Il Ministro del Lavoro ha dichiarato che la platea degli occupabili, al primo gennaio 2023, si attestava a 334mila, diventati 404mila con gli ingressi mensili.
Come sappiamo, inoltre, la finestra dei sette mesi di Reddito è “mobile”: per chi ha iniziato a riceverlo il 1° gennaio, finirà a luglio, per chi ha iniziato a febbraio finirà ad agosto, etc.
Ciò, ovviamente, fino al 31 dicembre 2023, quando il Reddito di Cittadinanza sarà cancellato e sarà introdotto un nuovo strumento anti-povertà e di inclusione lavorativa.
Per poter seguire il piano, delineato dal Governo, servirà tempo, con un forte potenziamento dei Centri dell’Impiego, per aumentare l’occupazione.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it