Durante le prime settimane di questo 2023 sono stati avviati i corsi di formazione previsti per il Reddito di Cittadinanza.
A rendere noti i dati è il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, a proposito della previsione della Legge Finanziaria per il 2023 che prevede, per i beneficiari del Reddito, il coinvolgimento obbligatorio in iniziative di aggiornamento o di riqualificazione formativa.
Ad oggi è previsto il Reddito di Cittadinanza solo per 7 mesi (dai precedenti 18 mesi prorogabili). Ci sono anche alcuni obblighi per i percettori, tra i quali la frequentazione di un corso di formazione.
Alcuni ritardi iniziali hanno rallentato l’avvio, ma adesso la procedura ha iniziato il suo iter.
Reddito di cittadinanza 2023: i primi dati sui corsi di formazione
Sono 198mila i percettori di Reddito di cittadinanza che, nell’ambito del Programma GOL, sono stati instradati verso percorsi di inserimento lavorativo e di aggiornamento o riqualificazione delle competenze.
Si tratta di circa due terzi del totale dei percettori convocati e che hanno aderito al programma GOL.
Oltre 47mila invece, i fruitori del reddito per cui risulta individuata e concordata un’attività formativa da svolgere.
Il Governo informa anche che oltre 161mila beneficiari, cioè l’81%, infatti potranno iniziare l’attività formativa nelle prossime settimane.
Questo perché risultano aggiudicati o in via di aggiudicazione gli avvisi per l’attività di formazione che le Regioni hanno pubblicato a valere sulle risorse GOL (Garanzia Occupazione Lavoro).
Nelle prossime settimane inoltre, il Ministero provvederà a estendere l’attività obbligatoria prevista per i percettori a tutti gli interventi di inclusione lavorativa e di rafforzamento dell’occupabilità stabiliti dalla legge e proseguirà il lavoro di un tavolo di monitoraggio e valutazione con le Regioni per raggiungere il target previsto dal PNRR, dando la prevalenza ai beneficiari del reddito di cittadinanza nella presa in carico e nell’avvio a formazione o a percorsi di occupabilità.
Fonte: articolo di Giusy Pappalardo