rating-legalita-imprese-antitrustPrimo bilancio dell’Antitrust a quasi due anni dalle firma del protocollo che ha istitutito il riconoscimento: ecco i dati sulle Imprese che hanno ottenuto finora il rating di legalità.


I dati sono stati forniti dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in occasione di un incontro sul tema tra il presidente dell’AGCM Roberto Rustichelli e il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi.

Rating di Legalità e Imprese: i dati dell’Antitrust

Grazie al rafforzamento della cooperazione con l’Arma dei Carabinieri, e all’elevata professionalità del suo personale, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha l’opportunità di poter fare le valutazioni necessarie per l’attribuzione del Rating di Legalità in maniera più approfondita, affidabile e rapida.

Tale Rating, rilasciato dall’AGCM, è un istituto premiale che irrobustisce la reputazione degli operatori economici che lo conseguono, dando diritto alle imprese virtuose di ottenere benefici quando richiedono finanziamenti pubblici o bancari e quando partecipano a procedure per l’aggiudicazione di appalti pubblici.

Il documento sottoscritto prevede quali ambiti di collaborazione lo scambio di informazioni per il rilascio, il rinnovo, il declassamento e la revoca del Rating di Legalità, nonché permette di organizzare attività formative reciproche nelle materie di interesse comune ed infine agevola lo scambio di best practice e lezioni apprese.

Al momento sono quasi 10mila le aziende che hanno ottenuto il Rating di Legalità e dall’attuazione del Protocollo ad oggi in quasi 9.000 casi si è registrata una fattiva collaborazione con l’Arma dei Carabinieri.

Il Protocollo d’intesa sul Rating di Legalità, che ha una durata di cinque anni, è un esempio di sinergia della Pubblica amministrazione e di una efficace cooperazione fra le Istituzioni a favore delle imprese.

Il commento di Confcommercio

“È un dato significativo quello diffuso dall’Autorità Garante della Concorrenza, considerando il periodo difficile vissuto dalle imprese dalla sottoscrizione del protocollo ad oggi”: questo il commento di Patrizia Di Dio, vicepresidente nazionale di Confcommercio incaricata per la Legalità e la Sicurezza e presidente di Confcommercio Palermo, per la quale “dare un vantaggio competitivo a chi rispetta le regole è riconoscere una cultura di impresa etica e responsabile. Per Confommercio l’impresa sana costruisce valore sui valori e acquisire il rating di legalità significa dare evidenza e valore economico a comportamenti etici e responsabili”.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it