In occasione di viaggi o soggiorni fuori dall’Italia capita spesso di utilizzare il proprio smartphone: ma sappiamo quanto costa il roaming all’estero? Ci sono differenze se ci si trova in UE o in paesi extracomunitari?
Il roaming funziona quando l’utente usa il cellulare mentre viaggia occasionalmente al di fuori del paese in cui vive o ha vincoli, cioè dove lavora o studia.
Il roaming viene utilizzato in particolare dagli operatori telefonici di telefonia cellulare per permettere agli utenti mobili di collegarsi tra loro utilizzando eventualmente anche una rete non di loro proprietà dietro una quota di pagamento all’altro operatore.
Ciò può accadere ad esempio:
- quando l’utente si trova all’estero e l’operatore telefonico non possiede una rete propria (“roaming internazionale”)
- oppure quando l’utente si trova nel paese di origine dell’operatore telefonico, ma questo non possiede una copertura totale della nazione.
In entrambi i casi l’operatore si appoggia su reti telefoniche appartenenti ad altri operatori, nazionali o esteri, oppure semplicemente quando l’utente destinatario appartiene alla rete di un altro operatore telefonico.
Scopriamo nello specifico quanto costa utilizzare il roaming all’estero.
Quanto costa usare il roaming con lo smartphone all’estero?
Occorre fare un’importante distinzione di fondo.
Per i paesi UE ci sono determinate regole che non si applicano per i paesi extracomunitari. Cosa significa tutto questo?
Che i costi variano (e anche di molto) in base al paese estero in cui ci troviamo.
Paesi dell’Unione Europea
L’utilizzo del roaming per i viaggi all’interno dell’Unione Europa quanto costa?
Dal primo luglio è in vigore il nuovo regolamento sul roaming europeo, migliorato, con l’abilitazione anche delle reti 5G quando viaggiamo nell’Unione europea. Significa poter usare la tariffa nazionale senza rincari.
Il regolamento estende fino al 2032 il “Roam-like-at-home”, il sistema grazie al quale i viaggiatori dell’UE e del SEE (Spazio economico europeo) possono chiamare, inviare messaggi e navigare all’estero senza costi aggiuntivi.
Spazio Economico Europeo
Non solo nei 28 Paesi dell’attuale UE, dunque (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Gran Bretagna, Grecia, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi-Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria), ma anche in Islanda, Lichtenstein e Norvegia, i consumatori italiani, senza pagare alcun sovrapprezzo, possono:
- effettuare e ricevere telefonate;
- inviare e ricevere SMS;
- navigare in Internet.
Roaming nell’UE: regole
Quando si è in roaming, non si applicano limiti al volume delle chiamate vocali e dei messaggi di testo (SMS).
Tutte le chiamate o gli SMS non inclusi nel contratto saranno addebitati allo stesso importo che si pagherebbe nel proprio paese di origine.
Tuttavia, si applicano regole e limiti sulla quantità di dati che si pagano alla tua tariffa nazionale. I limiti dipendono dal tipo di contratto.
Chi ha un contratto di telefonia mobile che comprende un traffico dati limitato, può usare il monte dati nell’UE senza costi aggiuntivi. Il limite dati contenuto nel contratto è quello che si può usare in roaming.
Quando ci si reca in un altro paese dell’UE, si riceve un messaggio dall’operatore di telefonia mobile che informa di essere in modalità roaming e ricorda la politica di utilizzo corretto.
Che cosa si intende per politica di utilizzo corretto?
Gli operatori di telefonia mobile possono applicare la cosiddetta “politica di utilizzo corretto” per garantire che tutti i clienti abbiano accesso e possano beneficiare delle norme sul roaming a tariffa nazionale (vale a dire dei servizi di roaming a prezzi nazionali) quando viaggiano nell’UE. In altre parole, gli operatori possono applicare meccanismi di controllo equi, ragionevoli e proporzionati per evitare un uso abusivo delle norme.
Ad esempio, nell’ambito della politica sull’utilizzo corretto, il tuo operatore ha la possibilità di monitorare e verificare la tua attività di roaming negli ultimi 4 mesi. Se, nel corso di tale periodo, hai trascorso più tempo all’estero che nel tuo paese UE l’uso in roaming supera l’uso nazionale, l’operatore può contattarti e chiederti di chiarire la tua situazione. Hai 14 giorni per farlo.
Se continui a trascorrere più tempo all’estero e a ricorrere più al roaming che al traffico nazionale, l’operatore potrebbe iniziare ad applicare un sovrapprezzo al consumo in roaming. I sovrapprezzi sono soggetti ai seguenti massimali (IVA esclusa):
- 3,2 centesimi al minuto per ogni chiamata vocale effettuata
- 1 centesimo per SMS
- 3 euro per GB di dati (nel 2021).
Paesi fuori dall’Unione Europea
Il roaming (specie quello di dati) al di fuori dell’UE può essere costoso.
Gli accordi del pacchetto Roaming Like at Home vengono infatti applicati solamente al traffico di rete mobile nei Paesi europei.
In questi casi, è prevista una tariffazione a consumo con i singoli operatori che possono proporre offerte dedicate ai loro clienti che viaggiano all’estero. In questo caso, sarà necessario valutare che tipo di offerte il singolo operatore propone per il Paese in cui si sta per viaggiare.
Prima di recarsi all’estero occorrerebbe dunque controllare i prezzi applicati dal proprio operatore per evitare brutte sorprese.
Un’alternativa infine, per chi vuole risparmiare su lunghe vacanze in un Paese non occidentale, è dotarsi di una sim internazionale magari da usare su un cellulare dual-sim.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it