Alcuni concorsi pubblici possono richiedere anche delle prove fisiche, per verificare la preparazione atletica dei candidati: ecco come si articolano.
Prove fisiche concorsi pubblici: nel marasma delle prove e della preparazione richieste nei concorsi pubblici, possono esserci anche le prove fisiche.
L’obiettivo è quello di testare la preparazione fisica dei candidati, per certe determinate posizioni.
Vediamo come sono articolate.
Prove fisiche concorsi pubblici: ecco quando sono richieste
Per alcune tipologie di concorso pubblico, oltre alle varie prove preliminari, scritte e orali, possono essere richieste delle prove fisiche, per attestare la preparazione dei candidati.
Solitamente queste prove sono richieste solo per alcune tipologie di concorsi, ovvero quelli che ricercano nuovi membri delle forze dell’ordine e militari.
Le prove fisiche sono richieste nei seguenti concorsi:
- Carabinieri;
- Guardia di Finanza;
- Marina Militare;
- Esercito Italiano;
- Aeronautica Militare;
- Polizia di Stato;
- Polizia penitenziaria;
- Vigili del fuoco.
Prove fisiche concorsi pubblici: quali sono le prove
Per ogni concorso, le prove fisiche possono variare. Ma ecco alcuni esempi:
- Corsa piana 100, 300, 400, 800, 1000, 2000, 3000 metri;
- Salto in alto;
- Salto in lungo;
- Salita della fune;
- Addominali;
- Trazioni alla sbarra;
- Piegamenti sulle braccia;
- Plank;
- Affondi;
- Stacchi da terra.
Anche il numero di ripetizioni e le tempistiche variano a seconda del concorso e anche fra candidati di sesso maschile e femminile.
Oltre alle prove fisiche obbligatorie, possono esserci prove fisiche facoltative, per accumulare punteggi incrementali, utili a migliorare la propria posizione all’interno della graduatoria.
Ogni prova fisica eseguita correttamente dà un certo numero di punti al candidato, che si andranno a sommare per il punteggio finale. In ogni bando è presente una soglia di sbarramento, sotto la quale il candidato non può passare alla fase successiva del concorso.
È importante sapere che non sarà possibile ripetere gli esercizi, per nessun motivo.
Le prove fisiche hanno lo scopo di valutare la preparazione atletica dei candidati, sulla base di valori oggettivi, come la forza e il consumo massimo di ossigeno (resistenza).
In caso di infortunio o malore dei candidati, prima dell’inizio delle prove, bisognerà comunicarlo immediatamente alla commissione esaminatrice, che stabilirà l’eventuale differimento della data delle prove, massimo entro 30 giorni.
Se l’infortunio dovesse persistere, non potendo sostenere le prove, si verrà esclusi dal concorso.
Come prepararsi alle prove
Oltre alla preparazione, occorre ricordarsi alcune regole, prima di procedere con le prove fisiche dei concorsi pubblici.
Il giorno della prova, che sarà segnalato sul bando di concorso, occorre presentarsi con un abbigliamento sportivo idoneo alle prove che si apprestano a svolgere.
Inoltre, bisogna portare:
- Un documento d’identità valido;
- Un certificato d’idoneità sportiva agonistica, in corso di validità, rilasciato da medici appartenenti alla Federazione Medico Sportiva Italiana o da strutture sanitarie pubbliche o private convenzionate;
- Spesso, alle candidate di sesso femminile viene richiesto un test di gravidanza con esito negativo, non anteriore ai cinque giorni dalla data prevista per le prove fisiche.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it