protesta-trattori-italiaL’Italia è attualmente teatro di una protesta senza precedenti, la rivolta dei trattori, con gli agricoltori del belpaese che si sono uniti al coro di manifestazioni scoppiate in Europa.


Questo movimento, privo di affiliazioni sindacali, segue l’esempio delle proteste tedesche e si focalizza su diverse criticità legate alle politiche europee, creando un dibattito acceso in tutto il paese.

Ma per cosa si battono gli agricoltori italiani? Quali sono le motivazioni simili e quelle divergenti che caratterizzano questo movimento nel notro paese?

La protesta dei trattori in Italia: le motivazioni degli agricoltori

La protesta dei trattori in Italia riflette una serie di sfide complesse che gli agricoltori affrontano quotidianamente. La richiesta di riforme su determinati punti e di un dialogo aperto con le istituzioni rimane al centro di questa mobilitazione senza precedenti.

Alto costo del gasolio

Un grido unanime tra gli agricoltori riguarda il crescente costo del gasolio. Questa preoccupazione è emersa molto prima del 2026, anno in cui è prevista la fine degli incentivi fiscali nell’Unione Europea. Attualmente, il prezzo del gasolio in Italia oscilla tra 1,10 e 1,30 euro al litro, considerato eccessivo rispetto ai colleghi francesi e tedeschi che lo pagano poco sotto 1 euro. Nonostante i vantaggi fiscali ancora in vigore, gli agricoltori italiani si trovano a pagare di più rispetto ai paesi limitrofi.

Vincoli della Politica Agricola Comune (PAC)

Un’altra questione centrale è rappresentata dagli obblighi imposti dalla Politica Agricola Comune (PAC), che richiede agli agricoltori di mantenere il 4% dei loro terreni incolti per accedere ai contributi comunitari. Nonostante una deroga temporanea nel 2023 e la proposta di un’ulteriore deroga nel 2024, gli agricoltori chiedono ulteriori modifiche.

Disparità nei prezzi di vendita

Una forbice incolmabile tra ciò che viene pagato agli agricoltori e il prezzo finale al dettaglio è un tema centrale di protesta. Ad esempio, il latte viene acquistato dagli allevatori a 52 centesimi al litro, ma al supermercato può essere venduto fino a 3 euro.

Gli agricoltori chiedono una giusta remunerazione e sottolineano la necessità di una legislazione europea che tuteli il valore lungo tutta la filiera.

Mancata proroga delle agevolazioni IRPEF

La legge di bilancio 2024 è stata criticata dagli agricoltori per non aver prorogato le agevolazioni fiscali per il settore agricolo, portando i redditi agricoli a essere tassati secondo le ordinarie aliquote.

Carne sintetica e farina di insetti

Un altro motivo di dissenso da parte degli agricoltori italiani è la carne sintetica e i cibi a base cellulare che secondo chi protesta rappresentano una sfida diretta per l’industria della carne tradizionale: secondo gli agricoltori non sono minacciati solo i profitti, ma anche la sostenibilità economica di intere comunità rurali.

In aggiunta, la farina di insetti, una fonte proteica alternativa, è stata inclusa tra le problematiche sollevate da chi sta protestando. La sua introduzione sul mercato ha suscitato preoccupazioni riguardo all’impatto sui prezzi dei prodotti agricoli tradizionali, con l’industria agricola che teme la concorrenza e la possibile degradazione del valore dei loro prodotti.

Sfide del Green Deal

I partecipanti alla protesta, infine, contestano gli obiettivi ambientali dell’Unione Europea, giudicati eccessivamente restrittivi e irrealistici. In particolare, la richiesta di ridurre del 50% l’uso dei fitofarmaci entro il 2030 è stata criticata come onerosa per le aziende agricole già fortemente indebitate.

Gli agricoltori sollevano preoccupazioni sull’impatto sulla concorrenza, sottolineando l’importanza di normative che evitino l’ingresso di prodotti a basso costo provenienti da paesi con standard ambientali più bassi.

Il video dell’incontro tra il Ministro Lollobrigida e gli agricoltori

Nel player video qui di seguito a Verona, il ministro Lollobrigida incontra gli agricoltori in protesta. Il video è tratto dalla trasmissione di Rai3 Agorà.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it