proroga-trasmissione-corrispettivi-2019-propostaUna Proroga della Trasmissione Corrispettivi 2019: questa la proposta di Confcommercio, nella lettera del presidente Sangalli al ministro dell’Economia, Giovanni Tria.


Proroga della Trasmissione Corrispettivi 2019. Confcommercio chiede al Governo di rinviare al primo gennaio 2020 l’entrata in vigore dell’obbligo. Il precetto si riserva per i commercianti al dettaglio di trasmissione telematica dei corrispettivi anche per i soggetti con un volume d’affari superiore a 400.000 euro.

Proroga Trasmissione Corrispettivi 2019: la proposta

In considerazione del ritardo nell’emanazione dei decreti attuativi e delle possibili difficoltà operative connesse alle problematiche tecniche che le imprese si troveranno ad affrontare nell’adeguamento del parco macchine esistente e nella sostituzione dei registratori di cassa con i nuovi registratori telematici, Confcommercio chiede al Governo di rinviare al 1° gennaio 2020 l’entrata in vigore dell’obbligo per i commercianti al dettaglio di trasmissione telematica dei corrispettivi anche per i soggetti con un volume d’affari superiore a 400.000 euro: questa la richiesta di Confcommercio contenuta in una lettera inviata dal Presidente Carlo Sangalli al Ministro dell’Economia Giovanni Tria.

Con il decreto fiscale collegato alla legge di bilancio 2019 – si legge nella lettera – per i commercianti al dettaglio ed i soggetti assimilati è stato introdotto l’obbligo di memorizzare elettronicamente e di trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati dei corrispettivi giornalieri che decorrerà dal 1° luglio per i soggetti con un volume d’affari annuo superiore a 400.000 euro, mentre per tutti gli altri soggetti scatterà dal 1° gennaio 2020.

Si ritiene però che i tempi per l’entrata in vigore dal prossimo luglio del nuovo obbligo, peraltro introdotto a soli pochi mesi dall’obbligo della fatturazione elettronica nei rapporti tra soggetti privati e in concomitanza del debutto in dichiarazione dei redditi dei nuovi “Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale” (ISA) – siano troppo brevi anche per le imprese più strutturate e per questo – evidenzia Confcommercio nella missiva a Tria – è indispensabile prevederne il rinvio al 1° gennaio 2020 attraverso uno dei prossimi provvedimenti legislativi che emanerà il Governo.