Il Consiglio dei Ministri ha deciso per un’ulteriore proroga del taglio dei carburanti, fino al 18 novembre. Ecco cosa sapere.
Proroga taglio accise carburanti 18 novembre: la guerra in Ucraina e l’aumento del prezzo del gas hanno portato ad un inevitabile rialzo dei costi della benzina.
Dopo gli aumenti di quest’estate, il Governo ha deciso di prorogare più volte il taglio sulle accise dei carburanti, permettendo ai consumatori di “respirare” un po’, già funestati dai rincari in bolletta.
Ma le associazioni dei consumatori si dicono deluse dalla decisione: vediamo cosa succede.
Taglio accise carburanti: arriva la proroga fino al 18 novembre
Dal mese di maggio, si va avanti con proroghe su proroghe del taglio delle accise dei carburanti.
È arrivata, infatti, l’ennesima proroga, approvata dal Consiglio dei Ministri, che prevedrà il taglio sul prezzo dei carburanti fino al 18 novembre 2022.
Come sappiamo, la situazione attuale non è tra le più facili: il Governo si deve ancora formare e ci sono problemi nella maggioranza. In attesa della scadenza del decreto, fissata al 31 ottobre, il Consiglio dei Ministri si è riunito per approvare il decreto legge, che prevede il taglio sulle accise dei carburanti.
La proposta proviene dall’ex Premier Mario Draghi e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco. La misura è stata approvata in via emergenziale, circa le misure urgenti in materia di accise e Iva sui carburanti.
Fino al 18 novembre 2022 quindi, ci sarà la riduzione dell’aliquota dell’accisa sui carburanti (benzina, GPL e gasolio), la riduzione dell’aliquota Iva fissata al 5% per le forniture di gas e l’esenzione per l’accisa sul gas naturale.
Proroga taglio accise carburanti 18 novembre: le proteste delle associazioni dei consumatori
L’ennesima proroga della misura ha sollevato non poche proteste da parte delle associazioni dei consumatori, che hanno considerato la decisione come una “soluzione-pezza”, approvata invece di studiare una soluzione strutturale su lungo periodo.
Tra loro, spicca il malcontento di Assoutenti che, in una nota, ha dichiarato che non è possibile risolvere il problema, con un tempo di 15 giorni a volta.
Secondo il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, “la questione carburanti va affrontata con nuovi efficaci interventi”. Poiché il prezzo della benzina va ad influire sull’inflazione e sull’economia generale.
Anche per Massimo Dona, presidente dell’Unione nazionale dei consumatori, il problema deve essere affrontato alla base e in maniera definitiva, anche se il Governo attuale non poteva fare altro, ma
“è altrettanto evidente che il prossimo esecutivo dovrà come primo atto intervenire sia contro il caro-benzina che sul caro-bollette”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it