Alla fine a pagare sono solo i bianconeri: ecco qual è stata la decisione della Corte Federale FIGC, che ha inflitto una penalizzazione alla Juventus per il caso del processo plusvalenze.
Oggi si è scritto un nuovo capitolo del tormentone “plusvalenze” legato alla Società sportiva Juventus: alla fine la Corte federale della FIGC, dopo le richieste della procura Federale, ha preso una decisione a seguito della discussione sull’istanza di revoca della sentenza di assoluzione presentata in merito alla riapertura del caso plusvalenze, che vede coinvolta la Juventus e altri otto club.
Già nello scorso mese di dicembre la Procura federale della FIGC (Federazione Italiana Gioco Calcio) aveva notificato l’istanza di revocazione della sentenza di assoluzione della Corte Federale di Appello, lo scorso 27 maggio, nel processo sportivo sulle presunte plusvalenze fittizie e chiesto un nuovo processo alla luce della “sopravvenienza di elementi di prova nuovi che dimostrano e corroborano la sussistenza degli illeciti disciplinari (…) che, se conosciuti, avrebbero fornito al giudicante solida base per ritenere raggiunta la prova degli illeciti contestati“.
In sintesi il procuratore ha chiesto le medesime sanzioni rispetto al procedimento già celebrato in primavera per le altre Società sportive coinvolte (Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e Novara) mentre ha chiesto pene più severe nei confronti dei bianconeri, tra i quali 9 punti di penalizzazione e vari periodi di inibizione per i dirigenti bianconeri.
I nuovi elementi probatori erano emersi dall’attenta lettura delle 14mila pagine dell’inchiesta della Procura di Torino, studiate nel dettaglio da un vero e proprio pool.
Scopriamo dunque cosa ha deciso la Corte Federale della FIGC.
Processo plusvalenze alla Juventus: arriva la penalizzazione dalla Corte Federale
E alla fine la Corte federale d’appello non solo ha accolto la richiesta di rimettere sul banco degli imputati il club bianconero, ma ha anche aumentato le pene che aveva chiesto il capo della procura Giuseppe Chinè.
In sintesi questi sono stati i verdetti:
- 15 punti di penalizzazione per la Juventus
- l’inibizione di 20 mesi e 10 giorni per Paratici, 16 mesi per Agnelli, 12 mesi per Nedved, Garimberti e Arrivabene, 10 mesi per Cherubini.
Per Samp, Genoa, Parma, Empoli, il vecchio Novara, Pisa, Pescara e Pro Vercelli nessuna condanna, come nel primo procedimento.
E questo ovviamente va ad influire anche sulla classifica in campionato i bianconeri di Allegri scendono al momento del terzo al decimo posto.
La Juventus, dal canto suo, “attende la pubblicazione delle motivazioni e preannuncia la proposizione di ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport nei termini del Codice di Giustizia Sportiva“.
Quindi probabilmente non è ancora finita.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it