L’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) in un recente comunicato ha delineato chiari orientamenti per le stazioni appaltanti riguardo ai criteri da adottare nella selezione degli operatori economici per le procedure negoziate.


Queste direttive, pubblicate sul sito ufficiale dell’Autorità, rispondono alla necessità di correggere diverse irregolarità e problematiche riscontrate nei processi di vigilanza.

Si tratta di un passo avanti verso una gestione più etica e efficiente delle procedure di appalto pubblico, promuovendo l’integrità e la concorrenza sul mercato delle forniture e dei servizi pubblici.

Procedure negoziate, i criteri Anac per la scelta degli operatori economici

Il comunicato dell’Autorità Nazionale Anticorruzione sottolinea diversi punti critici relativi alla selezione degli operatori economici nelle procedure di appalto pubblico, mirando a garantire trasparenza, equità e conformità alle normative vigenti.

  1. Limitazione dell’uso del sorteggio e metodologie simili: il documento chiarisce che l’uso del sorteggio è severamente limitato e può essere utilizzato solo in circostanze eccezionali, debitamente motivate. Le stazioni appaltanti devono fornire una motivazione adeguata nelle loro determinazioni contrattuali qualora decidano di ricorrere a tali pratiche. Questa motivazione deve dimostrare chiaramente che non è possibile utilizzare alternative più idonee per selezionare gli operatori economici.
  2. Selezione basata su indagini di mercato e elenchi predefiniti: secondo il quadro normativo attuale, la selezione degli operatori economici deve avvenire principalmente attraverso indagini di mercato o tramite l’utilizzo di elenchi già esistenti. È fondamentale che i criteri adottati per questa selezione siano obiettivi, coerenti con l’oggetto dell’affidamento e rispettosi dei principi di concorrenza, non discriminazione, proporzionalità e trasparenza.
  3. Promozione della partecipazione equa delle micro, piccole e medie imprese: l’Autorità incoraggia attivamente le stazioni appaltanti a aggiornare regolarmente gli elenchi di operatori economici e a evitare qualsiasi pratica che possa escludere ingiustamente potenziali candidati idonei. Questo approccio mira a garantire che le micro, piccole e medie imprese abbiano pari opportunità di partecipazione alle procedure di appalto pubblico.
  4. Scoraggiamento di criteri basati sull’ordine cronologico o altre modalità simili: è fortemente scoraggiato l’utilizzo di criteri di selezione basati sull’ordine cronologico di arrivo delle manifestazioni di interesse o su altre modalità simili. Questo perché tali criteri potrebbero compromettere l’equità della procedura e favorire comportamenti non conformi alla normativa vigente, come favoritismi o manipolazioni.
  5. Adozione di regolamenti interni chiari e trasparenti: infine, l’Autorità raccomanda alle stazioni appaltanti di adottare regolamenti interni ben definiti che disciplinino le modalità di conduzione delle indagini di mercato e la revisione degli elenchi di operatori economici. Questo approccio mira a garantire un processo decisionale più rigoroso e conforme agli standard legali, riducendo il rischio di interpretazioni arbitrarie o pratiche non trasparenti.

In sintesi, il comunicato enfatizza l’importanza di una gestione rigorosa e trasparente delle procedure di appalto pubblico, evidenziando le misure necessarie per garantire un trattamento equo a tutti gli operatori economici e per prevenire situazioni di corruzione o discriminazione nel settore degli appalti pubblici.

Il testo del comunicato

Qui il documento completo.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it