principio-rotazione-appalti-recente-sentenzaIn un recente video il Dottor Simone Chiarelli analizza il principio di rotazione negli appalti alla luce di una recente sentenza del TAR della Toscana, la 98/2023.


Il principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti è stato inizialmente definito nell’articolo 36, comma 1 del Codice dei contratti pubblici, nella quale si afferma che per l’affidamento e l’esecuzione di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie comunitarie vige l’obbligo di rispettare, oltre ai principi generali, il principio di rotazione volto a garantire “l’effettiva possibilità di partecipazione delle microimprese, piccole e medie imprese”.

Pertanto il principio di rotazione rappresenta uno strumento di tutela della concorrenza e di contrasto ai possibili fenomeni corruttivi nell’affidamento degli appalti pubblici, con lo scopo di evitare la creazione di posizione in capo a una stessa platea di concorrenti.

Lo scopo è quello di evitare la cristallizzazione di relazioni esclusive tra la stazione appaltante ed il precedente gestore, con l’obiettivo di ampliare le possibilità concrete di aggiudicazione in capo agli altri concorrenti.

La recente sentenza del TAR Toscana offre un’ulteriore chiave di lettura della materia.

Il principio di rotazione negli appalti in una recente sentenza

Per esaminare in maniera approfondita la Sentenza del TAR Simone Chiarelli, dirigente di Pubblica Amministrazione Locale ed esperto in questioni giuridiche di diritto amministrativo nei settori degli appalti, SUAP, e disciplina generale degli Enti locali, ha messo a disposizione un video.

Potete visualizzare il video completo nel player qui di seguito.


Fonte: articolo della redazione, video di Simone Chiarelli