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Primi passi per la trasparenza degli accordi AIFA – case farmaceutiche: serve superare le clausole di riservatezza e sottoporre gli accordi alla vigilanza della Autorità Nazionale Anticorruzione. La Commissione Affari Sociali della Camera apre la strada per realizzare un percorso di trasparenza che consenta di superare l’attuale prassi di segretezza degli accordi che vengono stipulati per stabilire il prezzo di farmaci. Clausole di riservatezza saranno previste solo per casi straordinari e in presenza di controlli diretti e indiretti dei prezzi da parte di ANAC e Corte dei Conti.

 

Federconsumatori ritiene che la negoziazione per il prezzo equo, cioè più basso possibile, debba essere trasparente e finalizzata a garantire l’accesso a terapie efficaci e risolutive. Una contrattazione finalizzata essenzialmente ad assicurare i farmaci necessari, soprattutto quelli cosiddetti innovativi e molto costosi. In tal senso la nostra Associazione sta seguendo con attenzione l’evoluzione del percorso per il superamento degli accordi segreti, con clausole di riservatezza, tra AIFA e case farmaceutiche, nell’ottica di promuovere la trasparenza delle regole necessaria per la contrattazione e la fissazione dei prezzi dei farmaci.

 

L’approvazione della risoluzione è avvenuta dopo un lungo dibattito in Commissione aperto a giugno con la presentazione della risoluzione a prima firma di Silvia Giordano (M5s) che chiedeva l’esclusione della clausola di riservatezza da qualunque accordo tra l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) e le aziende farmaceutiche. La clausola di riservatezza è stata usata per la firma degli accordi siglati per l’acquisto dei farmaci innovativi contro l’Epatite C che scadranno a giugno 2016″. A breve arriveranno a scadenza sia i contratti che i brevetti di importanti farmaci – primo fra tutti il Sovaldi della ditta Gilead per l’eradicazione del virus dell’epatite C – e con accordi trasparenti si sarebbero ottenuti prezzi equi e maggiori possibilità di trattamento.