presidente-regione-calabria-mario-oliverio-appaltiIl presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, accusato di appalti pilotati. Ecco i risultati dell’indagine a carico del governatore calabrese.


Dirigenti regionali corrotti, politici spregiudicati, finanziamenti indebiti, imprenditori che non esitano a scendere a patti con i clan. Sarebbe questo il sistema Calabria per cui il presidente della Regione, Mario Oliviero sarebbe accusato. L’accusa contestata dalla Dda di Catanzaro al presidente della Regione, eletto nelle file del Pd, è abuso d’ufficio.

 

La Dda di Catanzaro aveva chiesto gli arresti domiciliari per Oliverio, richiesta non accolta dal gip Pietro Carè che invece ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza – San Giovanni in Fiore (Cosenza) – per il Governatore.

 

Nell’inchiesta sono finite altre quindici persone tra cui anche l’ex sindaco di Pedace, Marco Oliverio, l’imprenditore Giorgio Barbieri, e alcuni funzionari della pubblica amministrazione calabrese che sono stati raggiunti da provvedimenti di sospensione. Al centro della vicenda ci sarebbero i lavori di realizzazione della funivia di Lorica in Sila. Un appalto milionario che già in passato era finito nel mirino della Dda catanzarese.

 

Il presidente respinge le accuse

 

Su Facebook il Governatore diffonde la nota in cui si difende dalle accuse:

 

Di fronte ad accuse infamanti ho deciso di fare lo sciopero della fame.
La mia vita e il mio impegno politico e istituzionale sono stati sempre improntati al massimo di trasparenza, di concreta lotta alla criminalità, di onestà e rispettosa gestione della cosa pubblica.
I polveroni sono il vero regalo alla mafia.
Tra l’altro l’opera oggetto della indagine non è stata appaltata nel corso della mia responsabilità alla guida della Regione.
Quanto si sta verificando è assurdo. Non posso accettare in nessun modo che si infanghi la mia persona e la mia condotta di pubblico amministratore.
Sarebbe come accettare di aver tradito la fiducia dei cittadini.
Chiedo chiarezza!
Lotterò con tutte le mie energie perché si affermi la verità.